Dialogo tra culture. Contaminazione è la parola d’ordine di molte e celebrate kermesse
ETNICO I SUONI DI IERI
Dal Tamburello Festival a Radicazioni, le rassegne più amate di musica popolare
Le occasioni per conoscere l’arte antica di questa terra sono offerte da innumerevoli sue rappresentazioni. A Zambrone, a due passi da Tropea, il 18 agosto si potrà essere rapiti dal “Tamburello Festival”. Il cuore pulsante della manifestazione è dedicato alla musica etnica. Protagonisti assoluti sono, senza alcun dubbio, tutti gli strumenti musicali calabresi tradizionali. Risultato: una kermesse dedicata alle tarantelle calabresi, capaci di trascinare nelle danze etniche donne e uomini, giovani e anziani, italiani e stranieri. Cittadini del mondo. A completare questa bella festa anche i laboratori di danze etniche , organizzati il 28 luglio, e i concerti itineranti sulla spiaggia. Così, nella sua Valle del Sant’Agata la festa e la danza tradizionale sono due elementi indissolubili della comunità che ha conservato fino ad oggi le sue tradizioni musicali. Nel corso del laboratorio saranno riproposte le musiche tradizionali per il ballo e u sonu a usu anticu, in un tempo, quello della festa, da concepire come un unico flusso di eventi, secondo una logica tradizionale che la vede vissuta come un continuum, nel quale la festa si racconta, innanzi tutto a se stessa. È un evento che punta a valorizzare alcuni segmenti della cultura etnica regionale che si snocciola in diversi momenti, organizzati simultaneamente. Tra questi si può star certi di venire rapiti dal gusto di sapori antichi come la “Sagra aramonese” che offre al pubblico le stuzzicanti pietanze locali. «Certo in duecento anni qualche cambiamento c’è da aspettarselo. Qualche sapore è mutato», ha spiegato Corrado L’Andolina, ideatore ed appassionato organizzatore che si è chiesto quale fosse il «sapore dei fagioli 200 anni fa? E il pane? E la pasta fresca, quella fatta in casa? E la salsa? Non c’è risposta. Impossibile risalire così indietro. Almeno finché non sarà completata la macchina del tempo. Allo stato è in fase di progettazione presso il nostro Centro studi umanistici e scientifici Aramoni. In tale attesa abbiamo provato, grazie alle arti magiche ed all’intelligenza delle nostre cuoche e dei nostri pasticceri e pasticcere a far rivivere quanto più possibile i sapori di duecento, cento, cinquanta e venti anni fa». Il percorso lungo le vie degli eventi etnici calabresi fa tappa ad Alessandria del Carretto in provincia di Cosenza. Qui è piacevole essere coinvolti da “Radicazioni”, il festival delle culture tradizionali. A sentire gli organizzatori, un dato è certo: «non è solo un festival di musica popolare. È un progetto nato dal desiderio di aprire un dialogo fra culture vicine e lontane nell’era della mondializzazione. L’intento è proprio quello di far interagire le identità artistico-musicali, evitando sia di contaminarle a fini commerciali, sia di imporre ad esse filtri accademici». Il risultato è una festa nella quale artisti di strada, suonatori, costruttori di strumenti musicali si incontrano per condividere la propria cultura d’appartenenza. L’appuntamento è fissato dal 20 al 22 agosto prossimi. Anche quest’anno incontri culturali e musicali, teatro e musica per le vie del borgo, stage di strumenti e di danza, gli ormai celebri murales, stand gastronomici di liuteria e, naturalmente, i grandi concerti in piazza. All’appello con le travolgenti serate di questa regione non può mancare il “Tarantella Kaulonia Festival” di Caulonia, provincia di Reggio Calabria. Dal 22 al 25 agosto, ogni sera fino a notte fonda, feste e balli con suonatori tradizionali dalla musica etnica e popolare. Protagonista delle quattro serate sarà il paese stesso. Caulonia, piccolo centro della Locride, che farà da coreografia a tutto l’evento e sarà il palcoscenico naturale delle migliaia di spettatori che balleranno per le strade fino all’alba al ritmo della tarantella. O meglio, della Taranta. Intesa come ballo e come stile musicale appartenente al mondo mediterraneo ma con un forte carattere italiano. Caulonia è così diventata una delle tappe importanti di questo straordinario movimento che coinvolge, attraverso corsi, seminari, musica, feste, mostre e danze, l’intera popolazione e i suoi ospiti.
Concetta Schiariti
Pubblicato su Corriere del Mezzogiorno, inserto de Il Corriere della sera, il 20 luglio 2012, p. 6