SARÀ L’ESTATE DEI CANTASTORIE
A San Giovanni attesi don Giosy Cento e Otello Profazio
di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE - Quale senso dare alla festa patronale nel terzo millennio? La piccola comunità di San Giovanni, poco più di 170 famiglie, ha cercato di dare una risposta attraverso un programma che si è caratterizzato per la sua sobrietà e per l’originalità delle soluzioni. Riferimento solido e puntuale della comunità parrocchiale, don Pasquale Sposaro che ha collaborato con tatto e discrezione con l’attività del comitato organizzatore, composto da: Francesco Giannini, Giovanni Grillo, Nazzareno Grillo, Corrado L’Andolina e Domenico Muggeri. Nello scorso dicembre, il comitato festa, unitamente alla parrocchia, ha allestito una mostra fotografica cartacea, dedicata ai momenti religiosi della comunità. Il 18 giugno scorso, è stato poi organizzato un seminario dal titolo: “Calabria bizantina: il Poro” con la partecipazione del professore Ulderigo Nisticò. Mentre, il 7 luglio è stata organizzata una serata animata dai bambini. Domenica 15, l’estemporanea d’arte: “Devozione per santa Marina: colori in libertà”. Il 16 toccherà a don Giosy Cento, il celebre sacerdote che canta la parola di Dio. Il reverendo ha un curriculum di alto profilo. E infatti, la sua attività ultra quarantennale lo ha condotto in molti Paesi di varie aree geografiche dove ha sempre cantato le sue canzoni di ispirazione cristiana. Notoria la sua straordinaria capacità di relazionarsi coi giovani. Tra le sue canzoni più celebri “Un’ala di riserva” e “Viaggio nella vita”. Tante le sue canzoni impiegate nella catechesi e nella liturgia. Il suo primo album risale al 1978 “Celebriamo la nostra speranza”; l’ultimo, al 2008 “Un partner come Dio”. L’inizio del concerto è previsto per le ore 22 e coinvolgerà anche il coro parrocchiale. Il 17 luglio, giorno in cui la comunità sangiovannese festeggia la sua patrona, santa Marina Vergine, sarà la volta di Otello Profazio. Il celebre cantastorie, leggenda vivente della musica popolare è unanimemente riconosciuto come il “principe dei cantastorie”. In circa sessant’anni di attività, ha scovato e scritto testi direttamente connessi col cuore della civiltà calabrese, nella sua componente storica, mitologica e popolare. Molte le canzoni di Profazio che hanno segnato la storia della musica popolare calabrese: “U ciucciu”, “Stornelli d’amuri”, “San Giuseppe”, “Storia di re Bifè”, “La nascita di Gesù”, “Qua si campa d’aria”, “Mannaja all’ingegneri”. Il concerto sarà preceduto da una giovane formazione calabrese, “Senza tempo live band” che proporrà un repertorio legato agli anni 70 e 80. Intorno alle ore 23 sarà poi proiettato un video dal titolo: “San Giovanni e Sangiovannesi. Immagini e ricordi in foto” interamente dedicato alla storia locale dalla fine dell’800 ai primi degli anni 70. Alla luce della domanda iniziale si può affermare che il senso della festa patronale, risulta allora quanto mai chiaro: offrire alla comunità vari momenti d’incontro, sia fisico che spirituale, stimolare la ricerca e la riflessione, riscoprire il senso della frugalità, la gioia di stare insieme e l’amore per la semplicità della vita…
Pubblicato su Il Quotidiano il 14/7/2012, p. 27