ZAMBRONE, QUANDO LE FAVOLE DIVENTANO MEZZO EDUCATIVO
ZAMBRONE In un mondo sempre più digitalizzato, leggere le fiabe è quasi un atto di resistenza. Convinte paladine di tale battaglia culturale, le insegnanti della scuola dell’infanzia di Zambrone. I loro nomi sono Fortunata Mondello, Francesca Iannello e Giuseppina Naso. È stata proprio Fortunata Mondello che nell’introdurre la recita ha dichiarato: «Se qualcuno pensa che le rappresentazioni siano ormai superate sbaglia; noi abbiamo un’opinione differente, le favole mantengono il loro ruolo educativo ed è proprio per questo che non passano mai di moda». Lo scorso mercoledì gli allievi della scuola dell’infanzia sono stati impegnati nella rappresentazione della più classica tra le favole che per generazioni e generazioni ha accompagnato le scorribande della fantasia di tanti bambini: “Cappuccetto rosso”. A fare da cornice: canti, cori e suoni coerenti con la rappresentazione realizzata. Sede dell’evento di chiusura di fine anno, la palestra scolastica. Fra i presenti, anche la responsabile di plesso del capoluogo, Anna Collia, l’insegnante della scuola primaria, Antonietta Carrozzo, il sindaco Pasquale Landro e le insegnanti (presso la scuola dell’infanzia) dello scorso anno: Giuseppina Barbieri ed Elisabetta Filardo. Proficua, come sempre, la collaborazione con le famiglie. Prezioso l’ausilio dei collaboratori Lisa Russo e Gennaro Sposaro. Originale la scelta di fare indossare agli allievi zambronesi che interpretavano i cacciatori, le magliette con la stampa del logo della locale “Squadra caccia Aramoni”. Al termine, gli alunni che il prossimo anno frequenteranno la scuola primaria, sono stati insigniti di simbolica “laurea”.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 16 giugno 2012, p. 36