Zambrone. Il giornale rimane gratuito, ma il cartaceo sarà distribuito solo agli abbonati
“CRONACHE ARAMONESI” ONLINE
Il periodico diretto dal giornalista Corrado L’Andolina diventa “elettronico”
di MARIO VALLONE
ZAMBRONE – Una svolta storica, dal considerevole significato e che offre notevoli spunti di riflessione, per il periodico Cronache Aramonesi diretto dal giornalista Corrado L’Andolina. L’edizione cartacea della pubblicazione edita dall’associazione culturale Centro studi umanistici e scientifici Aramoni, non sarà infatti più distribuita gratuitamente come finora accaduto. «Senza sponsor né pubblici, né privati -si legge nell’editoriale pubblicato nell’ultimo numero del periodico-i costi della stampa rendono l’operazione economicamente insostenibile». Attenzione, però, questo non significa che il giornale non sarà più gratuito e che l’edizione cartacea cesserà di esistere. Ma, al contrario, il cartaceo sarà distribuito solo agli abbonati e, per chi ne farà richiesta, il periodico sarà inviato gratuitamente tramite email in versione pdf (una copia come sempre verrà inserita anche nel sito dell’associazione che la pubblica: www.aramoni.it). Tale scelta, quindi, è certamente coraggiosa, ma, ci sembra, al passo coi tempi. «In linea di massima -si legge in tal senso in un altro redazionale dell’ultimo numero di Cronache Aramonesi- la carta stampata sta per cedere il passo al digitale. È un percorso inevitabile che cambierà il modo stesso di fare informazione in maniera irreversibile. I giornali non saranno più lo strumento principale per dare le notizie su ciò che ci circonda. L’avvento di internet e dei social-network impone una nuova dimensione. Le notizie, ormai, viaggiano sul web in tempo reale e dunque, nel momento in cui la notizia é riportata dal quotidiano, essa è già inesorabilmente invecchiata». Successivamente, nel medesimo pezzo viene sviscerata ancor più approfonditamente la questione: « E allora, quante e quali saranno le funzioni del giornale in futuro? Risposta semplice: due. La prima: veicolo per il transito di idee; la seconda: approfondimento sui temi d’attualità. I giornali regionali si adegueranno; in caso contrario, saranno condannati alla chiusura. E i periodici? Idem. Questi ultimi, però, così differenti per natura, ruolo, qualità ed altre mille ragioni dalle testate nazionali, conservano un altro ruolo essenziale: focalizzare l’attenzione sui fatti salienti della comunità. È il presupposto per impedire che la cronaca (in futuro microstoria) sia inghiottito dal mare magnum del web. Se poi – si legge nel prosieguo della riflessione contenuta nell’ultimo numero del periodico- intorno a ciò s’innesta anche qualche ideuzza, spunti di riflessione, ricerche… grasso che cola! Per il momento, Cronache Aramonesi, tra dubbi, incertezze e un pizzico di semincoscienza è alla ricerca di nuovi percorsi, sia, latu sensu, culturali (su cui ci sarà molto da lavorare) che gestionali (su cui qualche iniziativa verrà avviata sin dal prossimo numero). Sfida al limite del proibito e, dunque, affascinante…».
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 7 maggio 2012, p. 16