Riconoscimenti per l’Unla, la “Murat”, “Il Tocco” e il Centro studi Aramoni
ECCO I SODALIZI RICONOSCIUTI
Quattro le associazioni del Vibonese iscritte nel registro regionale
di NICOLA COSTANZO
Nessuno conosce con esattezza il numero delle associazioni operanti in Calabria. Difficile effettuare una statistica su un segmento della società per sua stessa natura fluttuante. La Regione Calabria nella persona del suo assessore alla Cultura, Mario Caligiuri ha avviato l’iter per una ricognizione del fenomeno con incentivi e proposte per i sodalizi che operano con costanza e in profondità sul tessuto sociale. Con tale preminente obiettivo è stato creato il Registro delle associazioni regionali. Il procedimento di registrazione è stato avviato con deliberazione di giunta regionale numero 36 del 10 febbraio 2011. In un passaggio di tale delibera, l’esecutivo regionale approvava la creazione di un “Registro delle associazioni culturali, Fondazioni e Istituti culturali” che si rendeva strettamente necessaria per potere generare una “reale qualificazione degli operatori della cultura”. L’idea era già stata concepita e attuata oltre due lustri fa, con la deliberazione 284 del 20 marzo 2000 che istituiva, appunto, tale Registro per potere fruire dei fondi di cui alla Legge regionale 16/1985. La regolamentazione approvata dalla giunta Scopelliti, invece, estende l’ambito di applicazione all’eventuale accesso ai finanziamenti di cui al Fondo Unico per la Cultura. Con provvedimento 12346/2011 il dirigente ha individuato 108 associazioni su scala regionale che hanno i requisiti per l’iscrizione al Registro (un’altra associazione è stata poi iscritta con provvedimento 13824/2011). Soltanto quattro, le associazioni meritevoli di iscrizione per la provincia di Vibo Valentia: Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo (Unla) di Vibo Valentia; associazione “Gioacchino Murat” di Pizzo; “Il Tocco” di Motta Filocastro, Centro studi umanistici e scientifici Aramoni di Zambrone. L’Unla è un ente sorto nel 1947, ha caratura nazionale e presenta articolate ramificazioni. Nel tempo, l’Unla ha ampliato il proprio raggio d’azione fino a creare anche un’Università a Castel Sant’Angelo. L’associazione “Gioacchino Murat” è presieduta da Giuseppe Pagnotta. Il suo prioritario obiettivo è la valorizzazione delle risorse culturali del territorio con un particolare riferimento alla memoria del decennio francese (1806-1816). “Le giornate murattiniane” rappresentano il loro evento più conosciuto che si rinnova di anno in anno. Ma fra le attività dell’ente, anche convegni di approfondimento storico e viaggi culturali. L’associazione “Il Tocco” ha sede nella frazione di Limbadi, Motta Filocastro. Il sodalizio è conosciuto nell’area per due manifestazioni di alto profilo culturale: “Facimu rota” e “Filocastrum fest”. Il primo, è una kermesse di musica e cultura popolare calabrese (che include un laboratorio di danze etniche tenute dall’associazione “Zampognari di Cardeto”), il secondo una rievocazione medievale. Iniziative che hanno sempre riscosso un unanime giudizio positivo di critica e di pubblico. Il suo presidente è Graziano Ciancio, coadiuvato da una schiera di collaboratori appassionati e fortemente motivati. Fra le varie iniziative, da segnalare un seminario che si svolge ai primi di luglio dedicato alla ricerca storica. Il Centro studi umanistici e scientifici Aramoni è l’unica associazione che era già iscritta all’Albo istituito nel 2000. L’evento più conosciuto è il Tamburello festival, una manifestazione di revival del fenomeno coreutico e musicale calabrese. Laboratori di danze popolari regionali e concerti sulla spiaggia precedono l’evento clou che si svolge il 18 agosto. Il sodalizio zambronese, inoltre, organizza due viaggi culturali all’anno per il Sud Italia. Dal 2005 ha istituito una testata “Cronache Aramonesi” che è pubblicata quattro volte all’anno. Al suo attivo anche un importante convegno dedicato a Saverio Strati e la pubblicazione di tre libri ancorati alla storia locale. L’ente di Zambrone, dispone di un archivio fotografico completo che testimonia oltre un secolo di storia. Nel tempo ha anche realizzato un piccolo museo con gli attrezzi della civiltà contadina in miniatura ed due coppie di “Giganti”. Storico suo presidente, Corrado Antonio L’Andolina, sorretto da un gruppo valido e generoso.
Pubblicato su Il Quotidiano l’11/3/2012, p. 31