ZUNGRI, IL POSTINO VA IN PENSIONE E INIZIANO I DISAGI
ZUNGRI L’ottimista non può esimersi dal vedere il bicchiere mezzo pieno (anziché mezzo vuoto). S’immagini un mondo senza… bollette che sono gradite come l’arrivo della suocera nel bel mezzo di una cenetta a lume di candela col proprio partner. Un mondo senza… missive dell’Equitalia al cui confronto i droni dei Marines fanno semplicemente ridere. Un mondo senza… tutte quelle offerte meravigliose, con le quali l’acquisto di tre bottiglie di vino e di inutili utensili di cucina è proposto mediante comode rate da 9,99 euro ma dalla durata trentennale. Un mondo senza… quell’antipatico del vicino di casa che fino a ieri pontificava sui pericoli di lady Spread e ora ha inviato una cartolina da Honolulu, nella quale spicca per la sua abbronzatura pari a quella di Obama. Un mondo senza… estratti conti bancari d’immediata lettura, come l’aramaico. Ecco, questo mondo… si trova a Zungri! Tutto ha avuto inizio circa sei settimane fa con il pensionamento di Raffaele Ciluzzo, lo storico postino del piccolo centro collinare. Un breve interregno di un suo sostituto e poi l’interruzione del servizio di distribuzione postale. Il sindaco Francesco Galati ha formalmente chiesto agli organi dirigenti delle Poste italiane di intervenire con sollecitudine a garanzia del funzionamento del servizio e il disguido è stato segnalato anche alla Prefettura. Per completezza di cronaca, occorre aggiungere che la vicenda, oltre agli aspetti positivi sopra delineati, presenta anche qualche piccolo inconveniente che si traduce nel rischio di utenze momentaneamente sospese e altri similari dettagli. Anche da questi piccoli segnali si può serenamente affermare che il “gamberismo” (un passo avanti e tre indietro) è la nuova filosofia che ammanta il Belpaese!
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 27/2/2012, p. 16