l’esordio discografico
“SIMU BRIGANTI”, OPERA PRIMA PER IL GRUPPO DEI LIRABATTENTE
“Simu briganti” è il titolo del primo cd del gruppo di musica popolare “LiraBattente” che è stato presentato nei giorni scorsi. La band, nata nel 2007 è composta interamente da musicisti del comprensorio vibonese. Nel primo lustro di vita, essa si è segnalata per i suoi innumerevoli concerti nelle piazze calabresi, ma anche quale soggetto organizzatore di eventi culturali, tra cui il Festival internazionale della lira che si tiene a Spilinga nel mese di agosto. Anima e fulcro del gruppo è Franco Pontoriero che da molti anni ha abbracciato la causa della musica popolare. L’artista, originario di Spilinga è autore di vari studi intrapresi nel campo della musica popolare dell’area del Poro. Il cd riprende alcune antiche melodie tipiche ti tale area, interpretate con gli strumenti tradizionali (lira, chitarra battente, tamburello, organetto, pipita) combinandole sapientemente con strumenti di diversa estrazione (fisarmonica, flauto traverso, chitarra classica e basso elettrico). Il risultato è quanto mai suggestivo e offre una base solida per comprendere, fino in fondo, un momento cruciale della storia patria: l’unità d’Italia. Nelle canzoni incluse nel cd, Franco Pontoriero e il suo gruppo danno spazio e voce al fenomeno del brigantaggio. Un modo efficace per dare la parola ai vinti che spesso si esprimevano, ieri come oggi, attraverso la musica e il canto. Le canzoni incluse in tale lavoro musicale sono dodici. La metà é il prodotto della vena artistica di Franco Pontoriero (voce e arrangiatore musicale) e l’altra metà, invece, include canzoni tradizionali proposte con un arrangiamento del tutto nuovo e originario. Fra i canti dedicati al brigantaggio, “Simu briganti” che apre il cd e “La ninna du briganteju”, poesia di Vincenzo Ammirà, interpretata con piglio struggente. Anche “Serenata alla Calabria” è contestualizzata in tale arco temporale e si presenta come un inno alla libertà. Aneliti di giustizia affiorano in “Li tempi di Burbuni su finiti” e “Liberi senza patruni”. Al brigante Musolino, inoltre, è dedicata l’ultima e omonima canzone del cd. Coinvolgenti le cantate che includono i tradizionali stornelli popolari, tra cui: “Figghja mia nesci e balla”, “Na vota c’era cu c’era”, “Mi ricordu eramu ziti”, “La taranta”. Romantica, la “Serenata all’usu anticu”. La nostalgia prende il sopravvento in “Aund’iru a finiri chidi tempi”, serenata in omaggio ai contadini del Poro. Molti artisti di fama regionale hanno dato il loro contributo musicale alla realizzazione dell’opera. Tra questi, Vittorino Naso (percussionista), Mario Pietrodarchi (bandoneon), Pasquale Lorenzo (pipita), Francesco Loccisano (chitarra battente), Adele La Face (cori) e Giovanni Iapichino (percussioni). Gli altri musicisti del gruppo che hanno offerto il loro ausilio musicale sono stati: Silvio Ariotta (basso elettrico), Filippo Polito (chitarra classica), Michele Pontoriero (fisarmonica e cori) e Daniela Pontoriero (flauto e cori). Il cd, autoprodotto, include una presentazione a firma del noto studioso di antropologia Luigi Maria Lombardi Satriani, il quale offre una riflessione sull’unità d’Italia a trecentosessanta gradi, sottolineando come tale complesso processo storico é caratterizzato sia da «momenti di gloria», che da varie «ombre». A proposito del cd, poi, scrive: «Estremamente opportuna l’iniziativa del gruppo di musica popolare “LiraBattente” che dedica al brigantaggio e ad altri temi della civiltà contadina che sta scomparendo (serenate, filastrocche, proverbi, etc) un disco di canti, immagini e disegni, attingendo dalla tradizione, dalla poesia (Vincenzo Ammirà), o dalla storia e quasi sempre rielaborandoli o componendoli direttamente con l’irrinunciabile libertà creatrice dell’artista. Un disco da ascoltare, dunque. Ma anche un disco su cui meditare con seria leggerezza».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 2 febbraio 2012, p. 30