«COSÌ SI UMILIA UN TERRITORIO»
Scuola, il sindaco Galati critica le modifiche al piano di dimensionamento
ZUNGRI «Ritengo di dover ribadire ed evidenziare che la scelta di sopprimere definitivamente l’autonomia dell’Istituto comprensivo di Zungri per accorparlo a quello di Cessaniti, insieme alle scuole di Zaccanopoli, appare come un accanimento terapeutico che ha come unico effetto, quello di penalizzare e mortificare una comunità e un territorio, con scelte dettate da logiche politiche che nulla hanno a che fare con una seria riorganizzazione della rete scolastica provinciale». È il primo commento di Francesco Galati, sindaco di Zungri, a seguito dell’approvazione del Piano di dimensionamento durante il consiglio provinciale dello scorso giovedì. In un articolato comunicato, il capo dell’amministrazione zungrese, poi, sottolinea: «Da queste manovre politiche, scorporate da qualsiasi logica territoriale, l’Istituto comprensivo di Zungri, che svolge nell’area del Poro un’indispensabile azione socio-culturale, supportata da strutture edilizie capienti e ben concentrate per l’erogazione del servizio didattico ed amministrativo, ne esce, con un’azione devastante, malconcio, senza quell’autonomia operativa, utile baluardo per la dispersione scolastica e la crescita culturale e civile di un territorio con forte svantaggio economico-sociale». Il primo cittadino si sofferma inoltre sulla rilevata illegittimità del Piano stesso, che a suo giudizio, potrebbe presentare profili giudizialmente censurabili: «Le Linee guida della Regione Calabria sanciscono che la deroga al mantenimento dell’autonomia con 400 alunni, si applica solo ed esclusivamente se la sede delle istituzioni scolastiche e quindi degli uffici amministrativi, sia ubicata nei comuni montani. Esse stabiliscono, inoltre, che qualora le istituzioni scolastiche di montagna, aggreghino più comuni, è possibile concedere la deroga (400 alunni) solo in presenza di una prevalenza di comuni montani. Nel caso in cui, invece, il numero dei comuni montani sia uguale a quello dei comuni non montani, la deroga si applica se la popolazione complessiva dei comuni montani supera quella dei comuni non montani». Il riferimento, esplicitato nel passaggio successivo del comunicato è all’Istituto di Ricadi, costituito mediante accorpamento delle scuole dei comuni di Ricadi e di Spilinga (quest’ultime, fino a poco tempo fa, incluse nell’Istituto zungrese). A tale proposito, si rileva che la popolazione spilinghese è nettamente inferiore a quella del comune costiero. Il numero uno dell’esecutivo zungrese, sotto il profilo procedimentale, osserva, altresì, che il Piano non avrebbe osservato l’iter prescritto dalla legge «laddove si stabilisce che le Provincie debbano acquisire obbligatoriamente il parere non vincolante dei comuni e delle istituzioni scolastiche interessate, espresse dagli organi collegiali». In pratica, secondo tale interpretazione, i comuni e gli organi scolastici avrebbero dovuto esprimersi non sulla base di un’autonoma e aprioristica valutazione, ma su in base alla bozza del Piano di dimensionamento che, almeno per il Comune di Zungri non risulta essere mai stata trasmessa. Francesco Galati, dunque, prospetta un probabile ricorso al Tar contro l’atto licenziato dalla Provincia e si rivolge all’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, per chiedergli «di approfondire e rimuovere tutte le illegittimità e le discrasie incluse nel Piano stesso».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 21 gennaio 2012, p. 30