ZUNGRI RIVENDICA L’AUTONOMIA
Dimensionamento scolastico, assemblea con i comuni del comprensorio
ZUNGRI Fatte le debite proporzioni… la vicenda dell’Istituto comprensivo di Zungri ricorda quella della comunità europea. Fino a qualche anno fa erano tutti europeisti. Bastava agitarne la bandierina per sentirsi orgogliosi di un’identità più grande rispetto al naturale ma piccolo mondo antico di reale appartenenza… A distanza di anni, però, l’Europa mostra i suoi limiti. Di fronte ai tanti problemi, gli Stati membri offrono soluzioni diametralmente opposte e l’orgoglio europeista cede il passo alle contingenze. E così, oggi, qualcosa di analogo accade nella periferia vibonese. Il Poro è l’occasione per esaltare ‘nduja, fagioli a burro e pecorino… Ma poi, sulle scelte concrete, ognuno marcia per la sua strada. Tra gli operatori scolastici e le famiglie di Zungri serpeggia malumore e senso di frustrazione, ma non di rassegnazione. Sono questi i sentimenti percepiti alla pubblica assemblea indetta per discutere in merito al Piano di dimensionamento scolastico approvato qualche giorno fa dalla Provincia. L’adunanza si è tenuta lo scorso martedì presso la sala consiliare. Con il predetto Piano, l’Istituto comprensivo di Zungri è stato retrocesso a sede di “Reggenza”. Ma da una nota regionale sembra che non ci siano i presupposti per il mantenimento di tale reggenza. A questo punto, due le prospettive: l’accorpamento dell’Istituto con un altro limitrofo oppure il suo rilancio in un’ottica di valorizzazione del comprensorio del Poro. E su quest’ultima opzione il sindaco Francesco Galati si è speso con spirito combattivo e generosità utilizzando tutti i canali istituzionali a sua disposizione. Nel suo intervento, il primo cittadino zungrese ha dichiarato: «L’istituto comprensivo è strumento di coesione sociale e l’amministrazione farà quanto di sua competenza per difendere tale fondamentale presidio. I sindaci del Poro se hanno a cuore le sorti di tale area sono chiamati a dare risposte chiare e univoche». La prima gli è stata data dal sindaco di Filandari, Vincenzo Pizzuto che nel suo intervento ha espresso «forti preoccupazioni per la sorte degli alunni di Filandari, usati, in ogni Piano di dimensionamento, quali riempitivo per garantire la sopravvivenza di qualche Istituto. Condivido la proposta del sindaco Galati che, finalmente, darebbe stabilità all’organizzazione scolastica di tutto il Poro». È stata poi la volta della dirigente scolastica di Zungri, Rosa Rizzo, per la quale «la nomina di un commissario ad acta, più che uno spauracchio, rappresenterebbe una soluzione razione al problema. Quanto meno ci sarebbe la certezza che nel nuovo Piano vengano rispettati criteri oggettivi e coerenti». Presente all’incontro, anche Teresa Procopio della Cgil-scuola che proposito della vicenda dell’Istituto comprensivo di Zungri ha parlato di vero e proprio «saccheggio perpetrato ai suoi danni». Dal canto suo, Rosalba Cutuli assessore al Comune di Zaccanopoli ha negato ogni responsabilità dell’amministrazione comunale nella scelta di accorpamento con l’Istituto di Cessaniti e ha demandato al prossimo consiglio, la scelta di decidere in merito. Presente per i genitori degli alunni di Drapia anche Agostino Rombolà che ha posto un insieme di dubbi e di interrogativi sul Piano licenziato dalla Provincia. A difesa dell’Istituto comprensivo di Zungri anche Pasquale Mazzitelli ex consigliere provinciale e storico sindaco di Zungri e Antonio Limardo per molti anni suo vice.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 5 gennaio 2012, p. 30