DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO, L’ATTENZIONE DELLA REGIONE
L’amministrazione provinciale ha predisposto una Piano di razionalizzazione della rete scolastica che, nell’area del “Poro” , penalizza gravemente le comunità di Zungri, Zaccanopoli e Filandari, oltre che essere illegittimo e illogico, non risponde a nessuno dei criteri stabiliti dalla normativa di riferimento, non soddisfa la prioritaria necessità di organizzare, sul territorio, un’offerta formativa razionale, omogenea e di qualità. Le obiezioni che il sottoscritto ha sollevato in sede di conferenza dei sindaci, nei vari incontri con l’assessore al ramo, Pasquale Fera, nonché quelle evidenziate durante la seduta del consiglio provinciale del 21 dicembre scorso, erano e sono, giuste e fondate, visto che la Regione Calabria, ha sollevato puntuali rilievi sull’operato della giunta e del consiglio provinciale, in ordine alle scelte adottate. Infatti sono datate 28 dicembre le due lettere trasmesse alla Provincia, dalla dottoressa Sonia Tallarico, dirigente del settore Cultura Istruzione e Ricerca Scientifica della Regione, nelle quali si pone l’attenzione al “caso” Zungri e alle giuste rimostranze che lo scrivente ha sollevato ai vari livelli istituzionali. L’attuale Piano predisposto dalla Provincia, ha nefande conseguenze per i cittadini, le famiglie, le comunità, i territori, che si vedono depauperati e marginalizzati. Il Piano, così com’è porta squilibrio territoriale e cosa ancora più grave, induce a contrasti e dissapori tra vari enti comunali dello stesso comprensorio e fra le comunità che in esso vivono. E tutto ciò è avvenuto in un momento in cui vi sono urgenti necessità di aggregare i territori, di associare gli enti comunali, di gestire servizi e funzioni in forma associata e condivisa! Da queste manovre politiche, scorporate da qualsiasi logica territoriale, l’istituto Comprensivo di Zungri, che svolge nell’area del Poro un’indispensabile azione socio-culturale, supportata da strutture edilizie capienti e ben concentrate per l’erogazione del servizio didattico ed amministrativo, ne esce, con un’azione devastante, malconcio, senza quell’autonomia operativa, utile baluardo per la dispersione scolastica e la crescita culturale di un territorio con forte svantaggio economico-sociale, sistemato con una reggenza, per forte disagio geografico (mai prima considerato) . Ci si chiede inoltre se i numeri riportati nel Piano, per i vari Istituti comprensivi, corrispondono effettivamente agli alunni iscritti e frequentanti le scuole nell’anno scolastico corrente, come risultano dal Sidi, oppure sono riferiti alla prospettiva di frequenza per l’anno scolastico 2012/13. Necessaria una verifica oggettiva. Alla luce delle novità giunte dalla Regione Calabria, che di fatto rimette tutto in discussione, alla luce inoltre delle ultime prese di posizione dei sindacati, chiaramente contrari a questo Piano ci si augura che l’assessore Pasquale Fera e l’amministrazione provinciale vogliano aprire un serio dibattito e una seria fase di concertazione che porti a soluzioni il più possibile condivise ed equilibrate, assumendo quel ruolo e quella responsabilità istituzionale di coordinare le soluzioni nell’interesse dei territori e delle comunità, non certo dei sindaci, dei consiglieri provinciale o dei dirigenti. Se si lavora su queste basi allora vien da sé che non potrà essere cancellato un Istituto comprensivo di montagna, come è quello di Zungri insieme alle scuole di Spilinga, situato al centro del Poro, in una area interna disagiata, dal punto di vista sociale e dei collegamenti, un’istituzione scolastica al servizio di queste comunità da sempre penalizzate, depauperando così un territorio, una identità culturale ben riconosciuta, e creando gravi disagi ai cittadini. Se si tiene conto dei criteri riportati nelle linee guida della Regione, in ordine alla continuità territoriale, vien da sé che non può essere ripetuto il pasticcio di accorpare le scuole di Zaccanopoli con quelle di Cessaniti, entità territoriali non confinati, molto distanti per chilometraggio ma anche dal punto di vista sociale e culturale. Ed è proprio per evitare che si ripetano errori e per far sì che il nostro territorio, il comprensorio del Poro si riprendano quel ruolo d’identità sociale, territoriale, culturale ed umana che gli compete, lo scrivente ritiene fondato rilanciare un’idea più volte elaborata insieme alla dirigente dell’I.C. di Zungri, Rosa Maria Rizzo, quella cioè di creare un polo culturale intercomunale: l’Istituto comprensivo del Poro-Torre Galli, con sede al centro del Poro, per favorire la crescita culturale e socio economica di un’area svantaggiata a rischio di isolamento e di emarginazione. Di questo progetto si discuterà a Zungri il prossimo 3 gennaio nella sala consiliare comunale. L’auspicio è che i sindaci dei comuni di Drapia, Zaccanopoli, Spilinga, persone sensibili e attente alle dinamiche socioculturali, vogliano prendere parte per dare un loro contributo, una loro visione.
Il sindaco
Arch. Francesco Galati