SI LAVORA SU SOLUZIONI POSSIBILI
Dimensionamento scolastico, slittano i termini. Ieri l’incontro con De Nisi
ZUNGRI La vicenda sul dimensionamento scolastico continua a tenere banco. In particolare, l’amministrazione comunale di Zungri forte di un sostegno popolare unanime, sta percorrendo tutti i passaggi istituzionali tesi a impedire la paventata chiusura dell’Istituto comprensivo locale. Lo scorso giovedì, il Consiglio zungrese, aperto alla cittadinanza, ha sollecitato l’ente sovra-comunale a predisporre un Piano che salvaguardasse anche l’autonomia di quello zungrese. È stato chiesto, dunque, un incontro con il presidente della Provincia, Francesco De Nisi, al fine di esporre le proprie proposte in merito. E così, ieri, una folta delegazione, composta da cittadini, insegnanti, amministratori locali, dalla dirigente scolastica Rosa Rizzo e dal presidente del Consiglio d’istituto Giuseppe Cimadoro, si è recata alla contrada Bitonto del capoluogo e ha indicato i possibili rimedi. A farsi portavoce delle soluzioni possibili, il sindaco Francesco Galati, il quale ha prospettato due possibili soluzioni. La prima: l’accorpamento degli alunni di Joppolo con l’Istituto di Ricadi, anziché con quello di Nicotera (già sovradimensionato) e il mantenimento degli alunni di Spilinga con l’accorpamento di quelli di Zaccanopoli all’Istituto comprensivo di Zungri, consentirebbe ai due Istituti (Ricadi e Zungri) il loro mantenimento. In alternativa, il passaggio dei plessi di Drapia e Zaccanopoli con l’amministrazione dell’Istituto di Zungri, non arrecherebbe nessun problema a quello di Tropea, anch’esso, allo stato, sovradimensionato. Insomma, se prevarrà il senso di responsabilità, il salvataggio di tutte le autonomie scolastiche è un obiettivo a portata di mano. Vale la pena ricordare che la chiusura di un Istituto comprensivo (nella fattispecie, oggettivamente, evitabilissima) comporta seri problemi per il territorio. Innanzi tutto, si perde un riferimento prezioso se non imprescindibile in termini civili e culturali. In secondo luogo, crea la perdita di posti di lavoro con conseguente creazione di una graduatoria interna e successiva mobilitazione dei docenti; circostanza rilevante anche sotto il profilo della continuità didattica. Infine, per la progettualità europea (Pon e Por) la ricaduta negativa sul territorio è un dato pressoché ineludibile. È da sottolineare, inoltre, che in questi anni, l’Istituto comprensivo di Zungri si è segnalato, nel panorama provinciale, per la sua dinamicità e per la sua capacità di realizzare svariati progetti che hanno ampliato l’offerta didattica a beneficio dei suoi giovani allievi. Durante l’incontro, il presidente Francesco De Nisi ha assicurato l’impegno ad approfondire la questione e a cercare una possibile soluzione. Presenti alla riunione, anche la consigliera Barbara Citton e l’assessore Michele Mirabello. Sotto il profilo burocratico, di norma, l’amministrazione provinciale recepisce la proposta della Conferenza dei sindaci; ma, ove le circostanze lo richiedessero, può discostarsene e approvare il Piano in perfetta autonomia. Da segnalare che con provvedimento governativo, i termini per l’elaborazione del nuovo Piano di dimensionamento, originariamente in scadenza per oggi, sono stati prorogati al 31 gennaio. Insomma, il tempo per cercare una soluzione positiva c’è. E la volontà?
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 20 dicembre 2011, p. 35