Zambrone
TRA SPIRITUALITA’ E CULTURA
Viaggio degli iscritti del Centro studi Aramoni presso la Certosa di San Lorenzo
Di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE Con la recente visita del Papa, la stampa nazionale si è occupata della certosa di Serra San Bruno, l’unica del Sud Italia che ancora annovera la presenza dei frati certosini. La circostanza ha stimolato curiosità e desiderio di approfondimento anche nei soci del Centro studi umanistici e scientifici Aramoni presieduto da Corrado L’Andolina. Di conseguenza, il quinto viaggio organizzato dal sodalizio zambronese lo scorso 22 ottobre, cui hanno partecipato sessantaquattro soci e simpatizzanti, ha avuto quale sua meta un’altra certosa, quella dedicata a San Lorenzo, sita nel Cilento e, precisamente a Padula. Un tempo, infatti, la certosa faceva parte della provincia cartesiana Sancti Brunonis. Un edificio di culto che ha impressionato gli aramonesi per la sua bellezza, davvero unica e magnificente. Due, gli elementi presenti dell’antico impianto: il portone datato 1374 e le volte a crociera della chiesa. Di grande impatto lo scalone ellittico a doppia rampa che unisce i due livelli del chiostro grande, a firma di Gaetano Barba e che si rifà allo stile vanvitelliano. Unica anche la scala elicoidale, di autore ignoto e risalente al XV secolo, composta da trentotto gradini monolitici che, aprendosi a ventaglio, conducono all’antisala della biblioteca. La sua peculiarità, è data dal fatto che trattasi di una scala in pietra, raccordata da un cordolo ricavato dagli stessi gradini. All’ingresso della certosa, scambio di amicizia tra l’associazione Aramoni e la Pro loco di Padula presieduta da Tina Turso e rappresentata, nella circostanza, da Tonino D’Accunti che ha guidato gli aramonesi, con encomiabile professionalità, lungo gli spazi dello storico edificio. La visita era stata preceduta da un’escursione presso le Grotte dell’angelo posizionate nel limitrofo comune di Pertosa, uno spettacolo della natura più unico che raro. La loro origine risale a 35 milioni di anni. Esse, incuneate a circa 3000 metri sotto i monti Alburni offrono un’importante testimonianza delle diverse Ere geologiche. Per tutto il viaggio, la zampogna a chiave di Pasquale Lorenzo da Parghelia con l’organetto e il tamburello del “duo Franco” hanno allietato il percorso degli Aramonesi. In conclusione, tra i soci, un importante spunto di riflessione dato proprio dalla scritta incisa sulla chiave di volta del portale che introduce alla sala della biblioteca della certosa di San Lorenzo: Da sapienti occasionem et addetur ei sapientía (Offri al saggio l’occasione e la sua sapienza crescerà).
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 14 dicembre 2011, p. 27