il convegno
IDEE E PROGETTI PER RILANCIARE IL COMPARTO VIBONESE
RICADI “La Calabria come attrattore turistico e culturale nel cuore del Mediterraneo”. Questo il titolo del forum organizzato dal gruppo regionale del Pd. La location prescelta, una struttura posizionata a Capo Vaticano. Affollata la sala, fra gli astanti: operatori turistici, amministratori locali, rappresentanti dell’associazionismo e militanti del Pd. A fare gli onori di casa, Bruno Censore, consigliere regionale del Partito democratico che ha presieduto il convegno. Il dirigente nel suo intervento ha rimarcato «pur apprezzando l’idea di dotare la Regione di un piano organico sul turismo, va rilevato come le sue linee di fondo risultano quantomeno discutibili. Due gli orientamenti che andrebbero rivisti. Il primo riguarda l’esborso eccessivo per le fiere. Il secondo la necessità di considerare che il turismo in Calabria non è solo mare e va integrato con le risorse storiche, archeologiche ed enogastronomiche territoriali». Nel suo intervento, il capogruppo del Pdl regionale, Luigi Fedele, ha posto l’accento, invece, su come «il piano per il turismo abbia effettuato una razionale selezione dei comuni di interesse turistico. Una scelta che va nella direzione della coerenza e della programmazione per un’area strategica dell’economia regionale. Il piano -ha concluso Fedele- può essere perfezionato. Ma il dato oggettivo della sua realizzazione, rappresenta una novità politico-amministrativa destinata a incidere positivamente nel settore». È stata poi la volta del capogruppo regionale del Pd, Sandro Principe. Articolato e ricco di riferimenti locali il suo intervento. L’esponente di punta del Pd in seno al consiglio regionale ha affermato: «Per molti anni ho trascorso le mie vacanze estive a Zambrone; circostanza che mi ha consentito di approfondire la conoscenza dell’intera costa. In quest’area d’eccellenza, la bellezza naturalistica si è sposata con una buona attività imprenditoriale turistica, che non ha eguali in Calabria. E ciò è anche merito di sindaci straordinariamente bravi del suo passato, come il professore Natale Landro da Parghelia». Il capogruppo del Pd, poi, nel merito del piano turistico ha sollevato due critiche: «La prima attiene al fatto che non sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati al settore. La seconda, il piano è privo di interazione fra i dipartimenti». Fra i soggetti intervenuti al dibattito anche Pino Giuliano, sindaco di Ricadi che ha delineato il quadro del turismo zonale ponendo l’accento «sullo scarso livello di “fedeltà” dei turisti, quantificabile nella misura di appena il 15%; un dato che impone un’immediata inversione della rotta politica». Dal canto suo, Michele Mirabello, assessore provinciale alla Cultura ha messo in evidenza come «i venti di crisi incidano negativamente sull’economia turistica. Ciò impone di rimodellare politiche che dovranno essere incentrate su un piano organico di sviluppo delle strutture e delle infrastrutture di riferimento». Due gli operatori turistici che hanno relazionato in merito: Roberto Villella amministratore delegato della Meeting point Calabria e Giovanni Imparato managing director hispanitalis. Il primo ha chiesto «interventi strategici in favore degli imprenditori seri»; il secondo, che «per il futuro gli operatori turistici siano attivamente coinvolti nelle politiche di che trattasi».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il16 novembre 2011, p. 38