Tropea. Interessante convegno del centro studi “Aramoni”
RICORDANDO SAVERIO STRATI RIEMERGE L’ANIMA DI QUESTA TERRA
di Viviana Mazzocca
TROPEA – La sala del museo diocesano è stata cornice, lo scorso sabato, del convegno dal titolo: “Calabria, Calabresi e calabresità nella letteratura di Saverio Strati”. Si è trattato di un progetto fortemente voluto dall’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri e finalizzato alla valorizzazione delle risorse culturali calabresi. Soggetto attuatore, il Centro studi umanistici e scientifici Aramoni presieduto da Corrado L’Andolina con sede a Zambrone. Sono intervenuti, il vicesindaco di Tropea Massimo L’Andolina, Beatrice Lento dirigente dell’istituto d’istruzione superiore di Tropea e Francesco Laganà dirigente dell’istituto comprensivo di Tropea. Dopo i saluti istituzionali è stato avviato un interessante approfondimento, coordinato da Corrado L’Andolina, sullo scrittore di Sant’Agata del Bianco. Alto, il profilo degli interventi che si sono susseguiti. A prendere la parola per primo è stato Giuseppe Rando, ordinario di letteratura italiana presso l’università di Messina, proprio la medesima cattedra ricoperta da Giacomo Debenedetti, docente scopritore della forza narrativa di Saverio Strati. È seguito un appassionato intervento di Pasquino Crupi, critico letterario e profondo conoscitore della letteratura stratiana. Molto coinvolgente anche l’intervento di Francesco Lesce, ricercatore presso l’Unical, studioso e osservatore delle dinamiche culturali calabresi. Ad approfondire ulteriormente le tematiche stratiane trattate durante il convegno, è stata allestita una mostra di Albino Lorenzo, l’artista che nei suoi dipinti ha saputo riprodurre mirabilmente i volti e le situazioni oggetto della narrativa dello scrittore calabrese. Prestigiosa anche la raccolta fotografica dedicata al neorealismo del Vibonese e, in particolare, al fenomeno dell’emigrazione, tema, anche questo, tipico della letteratura di Strati. Infine, l’esposizione di zampogne e pipite del maestro Pasquale Lorenzo. A concludere il convegno è stato Peppe Voltarelli, cantante e attore calabrese che ha dato vita al breve spettacolo “Parole scolpire nella terra, mangiate dal mare”, un affascinante repertorio di poesia, canto e recitazione che ha saputo trasmettere, con grande sagacia e forza comunicativa, i testi di Saverio Strati. Ai presenti, inoltre, è stato distribuito un testo pubblicato dalla regione Calabria a firma di Saverio Strati: “I cari parenti”.