Macondo
QUELLA CALABRIA DESCRITTA E NARRATA DA SAVERIO STRATI
TROPEA (VV) La variegata produzione, poetica e letteraria di Saverio Strati sarà in scena a Tropea grazie a un’iniziativa del Centro studi “Aramoni” di Zambrone, presieduto da Corrado L’Andolina. Una full immersion nella produzione letteraria di un figlio dimenticato della terra di Calabria, che, sebbene da un’angolazione diversa, ha consegnato alla memoria collettiva racconti di vita, paesaggi ed emozioni di questo angolo del sud verso il Mediterraneo. L’appuntamento è per sabato 22 ottobre a partire dalla 9 con un progetto finanziato col fondo unico per la cultura, bandito dall’assessore regionale Mario Caligiuri. Il seminario, che si svolgerà nel museo diocesano, si aprirà con i saluti del sindaco Gaetano Vallone, della dirigente scolastica Beatrice Lento e del dirigente dell’Istituto comprensivo Francesco Laganà. Si entrerà nel vivo con la relazione di Pasquino Crupi, critico letterario e studioso del pensiero calabrese; un contributo importante offerto da un intellettuale raffinato, che ha dedicato a Saverio Strati recensioni e approfonditi studi. A seguire Giuseppe Rando, ordinario di Letteratura italiana alla facoltà di Lettere dell’università di Messina; una scelta non a caso, quest’ultima, se si considera che la vis narrativa di Saverio Strati fu scoperta da Giacomo Debenedetti, nel periodo in cui insegnava Letteratura italiana nella cittadina peloritana. Sarà poi la volta di Francesco Lesce, ricercatore all’Unical, che ha compiuto approfonditi studi sul Neorealismo calabrese, prendendo le mosse dall’opera di Vittorio De Seta “I dimenticati”. Le conclusioni saranno affidate a Peppe Voltarelli, che reciterà alcuni brani del narratore di Sant’Agata del Bianco. Non è superfluo ricordare, a tale proposito, che l’artista calabrese è autore di una composizione dal titolo: “Parole scolpite nella terra… mangiate dal mare”; una breve e intensa escursione nel mondo poetico di Saverio Strati, che si snoda tra estratti dei racconti e musiche dal vivo con melodie e ritmi tipicamente meridionali. Nell’occasione la voce di Voltarelli, spiega Corrado L’Andolina «interpreterà canzoni tradizionali e tessiture armoniche che fanno nascere il ricordo del dialetto come lingua madre. Un universo poetico dal quale attingere stimoli e suggestioni, in un continuo movimento tra passato, presente e futuro». Ad incorniciare il tutto ci sarà una mostra del pittore tropeano Lorenzo Albino, che ha dipinto nelle sue tele di masonite, i volti e le immagini descritte da Strati, e l’esposizione di pipite e zampogne, curata dal maestro Pasquale Lorenzo.
Salvatore Berlingeri
Pubblicato su Calabria Ora il 15 ottobre 2011, p. 36 “Macondo”