l’appuntamento
FEDE E TRADIZIONE NEL CULTO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
BRIATICO Maria Santissima delle Grazie, per la Chiesa, è un titolo tradizionale con cui si venera la mamma di Gesù. La devozione della Madonna, nella frazione Mandaradoni di Briatico, è antica e venne intensificata da un episodio che ancora vive nella memoria collettiva locale. L’8 settembre 1905 un terribile terremoto devastò la Calabria. L’evento tellurico, però, nella chiesetta del piccolo borgo briaticese non fece alcun danno. Narra la leggenda popolare che non si spense neanche una candela di quelle che erano presenti in chiesa. A Mandaradoni, ormai, vivono meno di quaranta famiglie, ma il culto per la Madonna resiste nel tempo. Merito della comunità che per quest’anno ha avuto due organizzatrici dei festeggiamenti in onore della Vergine Maria: Teresa Barbieri ed Eleonora Giannini. Il programma è stato interamente incentrato sulla tradizione. Si è voluto dare così, alla festa, una connotazione perfettamente in sintonia con la cultura del posto. Nella giornata del sette, i “Ceremeiani” di Rombiolo hanno allietato le vie del paese con pipite, tamburelli e zampogne. Il giorno successivo, nel pomeriggio, si sono svolti i giochi popolari con l’immancabile contorno di danza eseguita dai Giganti di Potenzoni. La sera, invece, i “Giamberiani” hanno animato il piccolo centro di Mandaradoni. La prestazione dei giovanissimi artisti calabresi è risultata particolarmente apprezzata dagli astanti che si sono profusi in interminabili danze di “Sonu a ballu”. Per concludere, una pirotecnica “Cameiuzza”. Un programma segnato dalla semplicità e dalla coerenza con le radici culturali e umane di una comunità che, nella circostanza, ha saputo coniugare, con sobrietà, fede, tradizione e cultura.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora l’11 settembre 2011, p. 39