IL FESTIVAL. Al via stasera la consolidata manifestazione musicale nella cittadina vibonese
A ZAMBRONE A SUON DI TAMBURELLO
“Duecento lire” è il tema dell’edizione targata 2011
di EDUARDO MELIGRANA
“La storia comincia con la trasmissione delle tradizioni e tradizione significa trasmissione delle consuetudini. Si conservino le memorie del passato a profitto delle generazioni future”. L’esortazione di Edward Hallett Carr anima e descrive il “Tamburello Festival”, la consolidata manifestazione musicale, organizzata dal Centro Studi “Aramoni”, presieduto da Corrado L’Andolina. Un caleidoscopio di ritmo, canto, arte, cultura, gastronomia che attrae, ogni anno, migliaia di persone, nel centro cittadino di Zambrone. Questa sera l’inizio, dalle 21.00 in piazza San Carlo, dove la ricca e vibrante cultura calabrese e meridionale è di scena. Ma già alle 19.00, i “Giganti” danzeranno per le vie del paese in festa. “Duecento lire”, il tema del Festival 2011. Un richiamo al tempo in cui si era felici con pochi soldi e, in un gioco di parole, il riferimento allo strumento calabrese per eccellenza: la lira, il violino mediterraneo. Prima che con la musica, il “Tamburello” si aprirà con le parole. Quattro i brani recitati dall’attore vibonese Gianni Colarusso: il ricordo di Aldo Ferraro, scomparso in giovane età, una poesia, una ninna nanna tradizionale e “1950, “Tamburelli a Zambrone”. Il primo gruppo a salire sul palco sarà quello dei “Giamberiani”: Andrea Bressi, Alessio Bressi e Daniele Mazza. Canti popolari e cultura orale contadina è lo spettacolo che offrono con gli strumenti tipici della tradizione calabra: zampogna a chiave e surdulina, pipita, fischietti, chitarra e chitarrino battente, lira calabrese, organetti e tamburelli. Continueranno i “Contraggiro”. Il significativo nome segnala che il quartetto pugliese ha ben in testa cosa sia la musica: il coraggio di andare controcorrente, il contraggiro appunto. Annamaria Bagorda, Domenico Celiberti, Felice Cutolo e Roberto Chiga , eseguono due tipi di suonate della Murgia meridionale: quelle della tradizione agro – pastorale e quelle della cultura locale mediante il suono del mandolino, del violino e della chitarra battente. Vasto il repertorio dei “Contraggiro”.Una riproposizione della musica degli ultimi due secoli. Il terzo, ultimo gruppo, è quello degli “Arghia” di Claudio Messineo, il principale musicista di lira calabrese. Messineo è alla guida di giovani, straordinari musicisti: Lorenzo Ligato, Andrea Stilo e Luigi Stilo, accompagnati dalla bella e brava Tatyana Humeniuk, calabrese d’adozione. Gli “Arghia” rappresentano il cuore della area grecanica che custodisce ballate e sonate antiche. Travolgenti “passate”, alternate al canto. La musica, l’energia ed il calore degli abitanti di Zambrone accompagnano la “Sagra aramonese”, ben duecento sapori ammanniti per gli ospiti. I cuochi e i pasticceri di Zambrone sono andati indietro nel tempo, senza forni elettrici e micronde. Solo fuoco mantenuto con ceppi di legno, erica, sparzio. Chi ama le immagini potrà ammirare le duecento istantanee della splendida Zambrone che, questa sera, si trasforma in un laboratorio della cultura calabrese e del Mezzogiorno. Una serata memorabile.
Il Quotidiano della Calabria 18/8/2011 pag.42 Inserto estate