Zambrone. Promosso dal Centro studi umanistici e scientifici Aramoni
ZAMBRONE, AL VIA IL LABORATORIO DI DANZE ETNICHE
Il corso si svolgerà nella palestra scolastica e sarà centrato sulla Vaddaneddha cardola
Di NICOLA COSTANZO
ZAMBRONE Per il terzo anno consecutivo, il Centro studi umanistici e scientifici Aramoni organizza un Laboratorio di danze interamente dedicato a un tipo specifico di danza indigena. Il corso che si svolgerà nella palestra scolastica nel pomeriggio di domani sarà incentrato sulla “Vaddanedda cardola”. Di cosa si tratta? La risposta è stata formulata nell’introduzione al corso: «Il modo di ballare dei ballerini -recita il manifesto- ha un suo particolare fascino che si sviluppa pestando o calpestando la terra coi piedi, proprio come facevano nell’antica Grecia. Ma la vaddaneddha cardola ha soprattutto un significato liberatorio, che consiste nel far dimenticare, sia pure per poco tempo, non solamente i problemi ma anche se stessi, una volta che ci si lascia perdere dal ritmo incalzante dei suoni calabresi». Il Laboratorio, anche quest’anno, sarà tenuto da Agata Scopelliti, rappresentante dell’associazione culturale Conservatorio Grecanico che da sempre promuove la ricerca e la trasmissione del sapere coreutico e musicale dell’area Aspromontana. L’appuntamento s’inquadra nell’ambito del Tamburello festival e ne rappresenta la prima tappa. Il sodalizio zambronese si conferma, in tal modo, soggetto attuatore di una progettualità complessa e articolata che non lascia alcuno spazio all’improvvisazione. La programmazione e l’approfondimento, d’altronde, segnano ogni appuntamento della nota kermesse zambronese. Un modo serio e autorevole di coniugare cultura e socialità, senza mai rinunciare alla riflessione e alla ricerca. Ingredienti che connotano il modus operandi dell’associazione Aramoni, la quale per prima sul territorio provinciale, si è prodigata in direzione della (ri)scoperta della musica e della danze etnica, con un progetto organico, razionale e sobrio. Le informazioni sul Laboratorio possono essere desunte dal sito dell’associazione www.aramoni.it oppure via email, all’indirizzo: aramoni@libero.it.
Pubblicato su Il Quotidiano il 29/7/2011 p. 25