PRESENTAZIONI UFFICIALI PER IL MAGNA GRAECIA
RICADI (VV) Carmelo Bene in una memorabile intervista affermò: «Il grande teatro è un non luogo è al riparo di qualsivoglia storia è intestimoniabile». Il “Magna Grecia teatro festival”, invece, già nella denominazione, offre un richiamo storico e rievoca una testimonianza culturale ben definita. Una visione, per certi versi, diametralmente opposta a quella del geniale attore pugliese, accomunata, però dal medesimo fattore: il fascino ammaliante del teatro. Direttore artistico della manifestazione, Giorgio Albertazzi. Il festival, promosso dalla Regione Calabria, si snoderà lungo i siti archeologici calabresi più importanti. A Ricadi, farà tappa nel teatro “Torre Marrana” che il 2 agosto registrerà l’inaugurazione della kermesse. L’associazione culturale “Mondo estremo” metterà in scena “Kròton, Locròi e la barca di Enea (omonimie in Magna Grecia)” progetto e drammaturgia curati dallo stesso Giorgio Albertazzi. I numeri della rassegna, giunta all’ottava edizione, sono eloquenti: 66 rappresentazioni in tutto il mese d’agosto, 21 gli spettacoli, 13 i siti archeologici interessati agli eventi, 5 le produzioni originali. Le date e tutte le informazioni sugli spettacoli sono riportate dettagliatamente nel sito www.magnagreciateatrofestival.it. Al “Capovaticano Resort Thalasso & Spa” sito nel comune di Ricadi ieri è stato ufficialmente presentato il programma. A fare gli onori di casa Giuseppe Giuliano, sindaco di Ricadi: «Il Comune di Ricadi -ha sottolineato- è al centro dell’attenzione per un evento di alto profilo; circostanza che inorgoglisce l’intera comunità». A seguire Francesco Prosperetti, direttore generale per i Beni archeologici della Calabria: «L’idea del festival -ha dichiarato- nasce dalla constatazione circa l’insufficienza della mera conservazione dei beni archeologici. Da ciò ha origine la collaborazione con l’assessorato regionale alla Cultura e, dunque, l’idea di promuovere i luoghi della cultura attraverso a cultura». È stata poi la volta di Simonetta Bonomi, sovrintendente regionale ai Beni archeologici, la quale ha aggiunto: «Attraverso le rappresentazioni occorre valorizzare i siti archeologici. Lo spettatore deve avere piena consapevolezza di dove si trova e non deve essere abbagliato dall’imponenza dei palchi». Dal canto suo, l’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri ha evidenziato come «si è cercato di stabilizzare il festival, attraverso una programmazione triennale. La kermesse non è una semplice distribuzione di spettacoli, ma un’operazione culturale che si è avvalsa di un direttore esperto e dal vastissimo orizzonte culturale». Rispondendo indirettamente alle polemiche dei giorni scorsi ha pertanto ricordato il rapporto e la conoscenza di Giorgio Albertazzi della Calabria; in particolare «il legame con l’anfiteatro di Altomonte realizzato molti lustri fa dallo storico sindaco Costantino Belluscio e la direzione dell’Accademia dei teatranti di Palmi con cui ha riportato importi risultati artistici e culturali». É stata poi la volta di Giorgio Albertazzi, il quale, innanzi tutto, ha risposto all’altro punto oggetto di polemica, ovvero l’eccepita violazione del bando a causa della rappresentazione di una sua produzione. Il direttore artistico ha affermato che nell’arte tale rilevato «conflitto d’interessi è semplicemente comico». Ha poi ricordato come la sua formazione culturale sia passata attraverso due personaggi legati alla Calabria, lo scrittore Giuseppe Berto che proprio a Capo Vaticano fissò la sua dimora abituale e Titta Foti giornalista, scrittore e commediografo di Siderno Marina. Giorgio Albertazzi, ha quindi indicato il suo sogno nel cassetto: una rappresentazione teatrale dedicata al viaggio di Enea.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 29/7/2011 p. 26 “Oraestate”