Zambrone. Edito dall’omonima associazione
IN DISTRIBUZIONE IL PERIODICO
“CRONACHE ARAMONESI”
di EDUARDO MELIGRANA
ZAMBRONE. Nei giorni scorsi è stato distribuito per le vie di Zambrone e delle sue frazioni la nuova edizione di Cronache Aramonesi. Il periodico, giunto ormai al quinto anno di vita è il fiore all’occhiello del Centro studi “Aramoni”. Nella prima pagina la consueta rubrica “A colpi di tamburello”, corsivo dedicato alla riflessione politica e la satirica vignetta siglata da Golden. In evidenza, poi, i danni causati dalle torrenziali piogge invernali e le proposte di una gestione del territorio adeguata alle nuove emergenze. Spazio, quindi, alla legge regionale numero 2 che ha incluso Zambrone nel Parco storico rievocativo del decennio francese. Salutato in termini più che positivi, l’approdo del Tamburello festival alla Bit milanese dello scorso febbraio. La consueta rubrica “Esteri” è dedicata ad Ayaan Hirsi Ali, combattiva intellettuale somala. L’approfondimento storico è dedicato all’antica età della pietra, anni addietro, infatti, in alcune aree zambronesi sono state rinvenute tracce di presenza umana risalenti a milione di anni fa. Salvatore L’Andolina ha poi descritto la storia politico-amministrativa di Giuseppe Grillo, sindaco di Zambrone dal 1964 al 1970. La sezione “Zambronesi nel mondo” è dedicata a Sonia Ocello, architetto zambronese che opera a Parigi. Curiosa, l’indagine demografica su a Zambrone e dintorni. Approfondimento anche sulle manifestazioni carnascialesche, dagli anni Novanta a quelle delle passate settimane, con una ricerca specifica sulle origini della maschera tradizionale di Giangurgolo. Nella parte delle ricorrenze, pubblicato un articolo su Daffinà e sul tradizionale rito della “Cena di San Nicodemo”. “Ecoturismo in “breste” fra borghi e architetture di terra a Zambrone e nel Poro” è il titolo della tesi di Antonio Varrà, da cui è tratta una sua riflessione. Il lavoro di ricerca del neolaureato è stato recensito da Corrado L’Andolina. Nell’ambito del percorso finalizzato all’approfondimento delle figure cui sono state dedicate le vie della frazione di Daffinà, è stata delineata, infine, la storia di Giuditta Levato.
Pubblicato su Il Quotidiano il 2 aprile 2009, p. 23