Zambrone. Il periodico diretto da Raffaele Lo Preiato edito dal Centro Studi “Aramoni”
PUBBLICATO L’ULTIMO NUMERO DI “CRONACHE ARAMONESI”
“Non farti uccidere i sogni da coloro che non ne hanno”. E’ la frase di apertura, che svela l’humus dell’ultimo numero di Cronache Aramonesi, periodico zambronese giunto al suo quinto anno di vita. Il direttore è Raffaele Lopreiato. Il presidente del Centro studi umanistici e scientifici “Aramoni” suo editore è Corrado L’Andolina. Nei giorni scorsi è stato pubblicato il nuovo numero del giornale di Zambrone. La formula è quella consolidata: cronaca, costume e storia si fondono in un unicum che si colloca a metà strada tra il prodotto giornalistico e quello, strictu sensu, culturale. Da dove nasce “Cronache Aramonesi” ? Nel corsivo contenuto nel suo primo numero risiede la risposta. “Dal bisogno di offrire un contributo di pensiero, prospettive e confronto della comunità zambronese”. Un’idea, evidentemente, che continua ad animare i soci dell’associazione Aramoni. In effetti il periodico non ha alcuno sponsor, né pubblico, né privato. Si regge, tra mille difficoltà, in regime di autofinanziamento. Eppure, la qualità non si discute. Nel numero del mese di gennaio, ad esempio, c’è una corposa ricerca sulla sacra icona della Madonna di Romania, festeggiata nella parrocchia di San Giovanni ad ottobre. Approfondito anche l’articolo sul rito dell’Immacolata a firma di Giuseppe Campisi. Il “viaggio nella storia di Zambrone” si sofferma sulla figura di Michele Ocello, medico di base del comune tirrenico per trent’anni. L’articolo, firmato da Salvatore L’Andolina, contiene originali spunti storici e umani. La ricerca sui personaggi cui sono dedicate le vie della frazione Daffinà è rivolta alla figura di Salvador Allende; l’articolo reca la firma di Angela Mazzitelli. La commemorazione, invece, è dedicata a Cecchino Principe, leader socialista che più volte è intervenuto in favore del territorio zambronese. Anche la recita natalizia degli allievi delle scuole primarie, trova ampio spazio. La pagina dello sport riporta i successi di Edoardo Marmorato (karate) e della squadra di calcio “Costa degli dei”. In più, la cronaca amministrativa con il resoconto degli ultimi consigli comunali. La rubrica “Esteri” è dedicata a una figura molto particolare, un libraio di Kabul, Shah Mohammed Rais, divenuto famoso in tutto il mondo per il suo impegno a favore della cultura in terra afgana. L’approfondimento storico è indirizzato sulle vicende di Zambrone nel contesto del brigantaggio antifrancese. Il corsivo è firmato dallo stesso Corrado L’Andolina, il quale ripropone le sue perplessità in ordine alle vicende relative alla costruzione del nuovo campanile in piazza San Carlo. Mentre la riflessione politica è affidata a Paolo Caia. Il commento concerne il sondaggio proposto nel sito www.aramoni.it : “Zero province e quattromila comuni, siete favorevoli a questa soluzione politica e amministrativa ?”. Comunque l’intervista ad Eugenio Bennato, effettuata da Alessandra Pepè è certamente il pezzo forte dell’ultimo numero di “Cronache Aramonesi”. L’artista napoletano, fondatore del movimento “Taranta-Power” si è esibito a Zambrone in occasione della festa patronale di San Carlo Borromeo. “Tempi moderni” è il titolo della tradizionale rubrica “A colpi di tamburello”, dove, in occasione delle prossime elezioni comunali si auspica, quale primo risultato: “Una fisiologica dialettica istituzionale”.
n.c.
Pubblicato su Il Quotidiano, il 6 gennaio 2009, p. 23