l’evento
ZAMBRONE E ZAMPOGNE AL “TAMBURELLO FESTIVAL”
ZAMBRONE Le iniziative del Centro studi umanistici e scientifici Aramoni, che da sempre si occupa di trasmettere e promuovere la tradizione coreutico-musicale, ma anche storica e artistica della Calabria, rendono l’estate di Zambrone particolarmente viva e indimenticabile. L’evento di punta fra quelli organizzati dal Centro è il Tamburello festival, la kermesse etnico-musicale, ormai giunta alla sua settima edizione, che quest’anno propone il tema del recupero della musica “zampognara”. Il titolo dell’evento di quest’anno è infatti “Su le zampogne!”, riprodotto nel logo del festival con particolare efficacia comunicativa dall’architetto bolognese Stefano Simoncini. L’evento, iniziato il 31 luglio con il Laboratorio di danze tradizionali calabresi dedicato ai balli dell’Aspromonte meridionale, proseguirà il 16 agosto con il tradizionale concerto in spiaggia di zampogna e pipita (organizzato insieme alla Pro loco di Zambrone e al circolo Primavera di Zungri). Il 18 agosto ci sarà il culmine dell’evento, con la manifestazione in piazza. La festa inizierà alle ore 20 con la Sagra aramonese, in cui verranno serviti assaggi dei cento sapori della tradizione calabrese: “fileia”, zeppole con le alici, frittata di cipolle, porchetta, soppressata, formaggio del Poro e vino locale e di zibibbo, ma anche “pitte pie”, “nacatule”, crostata con marmellata al peperoncino e molto altro. Sulla via principale del paese si snoderà la “Galleria d'arti...e mille sapori!” con gli stand di artisti e artigiani, fra cui lo stand del maestro Pasquale Lorenzo, costruttore e suonatore da molti anni di zampogne e pipite tipiche della zona di Serra San Bruno. Alle 20:30 si esibiranno i tradizionali Giganti, i maestosi Mata e Grifone con la loro sensuale danza amorosa. Alle 21:30 inizieranno i concerti musicali. Si esibiranno i “Totarella”, gruppo di zampognari del Pollino, e i “Marasà”, che eseguiranno brani antichi e nuovi attraverso la commistione fra suoni antichi (chitarra battente, organetto, tamburello e lira) e moderni (basso elettrico e batteria). A mezzanotte si esibirà l’Associazione Zampognari di Cardeto, nata nel 2003, da un’idea di Sebastiano Battaglia, per riunire i suonatori del paese e dintorni, rimanendo vicini alla tradizione. La festa si concluderà con l’ormai consueto spettacolo del fantoccio di cartapesta che si infiamma delle mille luci dei fuochi d’artificio. Ogni fase della festa è studiata appositamente per mettere far risaltare tutti gli aspetti della cultura calabrese, da quello gastronomico a quello artigianale. Il tema è quello delle zampogne, che si esibiscono sul palco e si mostrano negli stand. Ma perché le zampogne? Il presidente onorario del Centro studi Aramoni, nella sua presentazione al festival offre la risposta al quesito: «La zampogna faceva pensare alla religiosità della festa e all’esigenza del divertimento, era un po’ il simbolo dello “spasso”, ossia del divertimento come passeggiata della mente, come distrazione dalla brutalità del lavoro e dagli obblighi da adempiere». Nella dura vita dei contadini e dei pastori calabresi la zampogna rappresenta quella voglia di superare i disagi, di riunirsi e dare un suono e un colore vivo alle occasioni speciali. Nulla di più adatto ad una kermesse che si propone proprio di creare uno spazio speciale di condivisione e riunione all’insegna del divertimento!
Eleonora Lorenzo
Pubblicato su Calabria Ora l’1 agosto 2010, p. 42