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Don Sposaro chiamato dal nuovo vescovo alla guida della comunità
San Giovanni accoglie il nuovo pastore
Quanto forte sia nella società la domanda di Dio si evince anche da un episodio normale qual è la visita del vescovo ad una parrocchia di periferia. Lo scorso mercoledì monsignor Luigi Renzo si è recato, per la prima volta, presso la parrocchia del piccolo paese di San Giovanni di Zambrone. Enorme l’entusiasmo dei fedeli, la cui partecipazione è stata straordinaria. Monsignor Luigi Renzo non ha deluso le attese degli astanti. Il tenore della sua omelia si è incentrato sulla necessità di riscoprire, nella sua dirompente vigoria, l’identità della fede cattolica. Un progetto saldamente ancorato al ruolo del sacerdote definito dal presule: “Guida e pastore della comunità”. L’incontro col vescovo ha rappresentato un momento di svolta per la locale comunità cattolica, non soltanto per l’episodio in sé considerato, ma anche perché nel corso della cerimonia religiosa, a don Sergio Meligrana è subentrato don Pasquale Sposaro che ha formalmente preso possesso canonico della parrocchia. Don Filippo Ramondino ha dato lettura del relativo decreto vescovile. Presenti al rito d’insediamento le autorità civili, militari e molti parroci. Don Pasquale Sposaro durante la santa messa ha letto il discorso di Gesù sulla Montagna e dopo la nomina si è presentato con i versi di Dante Alighieri inseriti nel canto XXII del Paradiso: “Le mura solino esser badia/fatte sono spelonche, e le cocolle/sacca son piene di farina ria” (Le mura un tempo luogo di santità si sono trasformate in rifugio di ribaldi, e le tonache fratesche sono sacche ripiene di farina guasta). Un’espressione di sincera e profonda umiltà. Ma anche il dichiarato proposito di contrastare, per quanto possibile, il processo di secolarizzazione che investe ogni sfera e istituzione umana. Patrizia Nicotera in rappresentanza dei parrocchiani ha espresso verso don Sergio Meligrana i sentimenti di gratitudine e affetto dei fedeli. Poi, ha rivolto il saluto al vescovo e al nuovo parroco affermando: “Vogliamo vivere la nostra fede con spirito contrito, con l’amore e l’umiltà che predicava san Paolo. Questo per noi è un giorno di grazia. Dio ce lo offre per amore e in cambio di amore”.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 3 novembre 2007
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
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