ESTATE A TUTTO JAZZ
Piovani a Roccella Jonica. Al «Tamburello festival» è di scena la musica etnica
Le serate estive in Calabria sono l’occasione vera per conoscere l’essenza di questa terra e della sua gente. Si trasformano in opportunità per far parlare la storia che si mischia alla cultura e quindi alle tradizioni. Tutte insieme diventano il giusto miscuglio per rendere unica e irripetibile l’offerta turistica di questa regione. Da oltre trent’anni Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, si presenta come l’attesa location per ospitare un importante evento musicale: «Roccella Jazz festival - Rumori Mediterranei». La sua prima edizione risale al 1980. Il cartellone annovera artisti di fama mondiale. Sul suo palcoscenico si sono succeduti, nel corso delle passate kermesse, artisti di livello internazionale come William Parker, Lena Conquest, Dave Burrel, Noa, Stefano Bollani, Micheal Nyman, John Patitucci, Wayne Shorter. E quest’anno non sarà di meno. In cima alla lista degli ospiti è prevista la presenza di Nicola Piovani. Si cambia provincia per giungere a Vibo Valentia. A Zambrone, a due passi da Tropea, il 18 agosto si potrà essere rapiti dal «Tamburello Festival». Il cuore pulsante della manifestazione è dedicato alla musica etnica. Protagonisti assoluti, tutti gli strumenti musicali calabresi tradizionali. Risultato: una kermesse dedicata alle tarantelle calabresi, capaci di trascinare nelle danze etniche donne e uomini, giovani e anziani, piccoli e adulti, italiani e stranieri. A completare questa bella festa anche i laboratori di danze etniche organizzati durante la stagione estiva e i concerti itineranti sulla spiaggia. È un evento che punta a valorizzare alcuni sentimenti della cultura etnica regionale che si snocciola in diversi momenti, organizzati simultaneamente. C’è la «Sagra Aramonese» che offre al pubblico le stuzzicanti pietanze locali. Poi, la «Galleria d’arti e… mille sapori!» propone, invece, uno spaccato dell’artigianato indigeno. I «Giganti Mata e Grifone» sono due enormi fantocci che rievocano un’antica leggenda d’amore e la «Camejuzza», per dare spazio all’allegorico spettacolo pirotecnico. Che ripercorre le vicende storiche del 1061, quando i Normanni sconfissero i Saraceni. Il percorso lungo le vie degli eventi serali calabresi fa tappa ad Alessandria del carretto, in provincia di Cosenza. Qui è piacevole essere coinvolti da «Radicazioni», il festival delle culture tradizionali. A sentire gli organizzatori, un dato è certo: «non è solo un festival di musica popolar. È un progetto nato dal desiderio di aprire un dialogo fra le culture vicine e lontane nell’era della mondializzazione. L’intento è proprio quello di far interagire le identità artistico-musicali, evitando sia di contaminarle a fini commerciali, sia di imporre ad esse filtri accademici». Il risultato è una festa nella quale artisti di strada, suonatori, costruttori di strumenti musicali si incontrano per condividere la propria cultura d’appartenenza. All’appello con le travolgenti serate di questa regione non può mancare il «Tarantella Power» di Caulonia (Reggio Calabria). Dal 22 al 27 agosto, ogni sera fino a notte fonda, festa e balli con suonatori tradizionali dalla musica etnica e popolare. Il direttore è Eugenio Bennato che ha creato il movimento Taranta Power. Ha l’obiettivo di diffondere a livello nazionale ma soprattutto internazionale la Taranta. «Intesa come ballo e come stile musicale appartenente al mondo mediterraneo ma con un forte carattere italiano». Tra le manifestazioni più belle e suggestive della tradizione popolare calabrese, non può mancare il viaggio a Stilo, in provincia di Reggio Calabria. Qui, ogni anno, il Palio di Ribusa proietta la città in un’inusuale atmosfera medievale. Che nei secoli XV, XVI, XVII caratterizzò la società e le istituzioni del regno di Napoli. È un evento storico unico, che richiama la fiera signorilità della città di Stilo, che re Roberto nel 1339 chiamò «sua terra». La kermesse si sviluppa in giornate di spettacolo, dai cortei storici alle musiche di corte agli sbandieratori e ai banchetti storici. Per poi concludersi con la competizione finale. Sono tanti e ancora molti di più gli eventi che arricchiscono e rendono frizzante l’estate calabrese. Ma il viaggio va gustato di persona. Buon divertimento!
Concetta Schiariti
Pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno a p. 15, inserto de Il Corriere della Sera il 31 maggio 2011, p. 15