RAME SOTTRATTO AL CIMITERO DI ZAMBRONE
ZAMBRONE La notizia è di quelle che suscita sdegno e stupore. L’altro ieri il cimitero è stato oggetto di furto. Ad essere presi di mira i manufatti in rame. Il responsabile della manutenzione, constatato il furto, ha allertato il corpo della polizia municipale. L’ufficio, composto da Angela Barini, Domenico Grillo e Giuseppe Loiacono non ha potuto fare altro che relazionare sull’accaduto e sporgere denuncia presso la stazione dei carabinieri di Zungri, diretta dal comandante Dario Randazzo. Il fatto, a memoria d’uomo, nel piccolo centro tirrenico non ha precedenti. I sentimenti prevalenti, fra la gente, sono di amarezza e dispiacere. Una pagina triste per l’intera comunità che si sente ferita in uno degli aspetti più intimi e dolorosi che appartiene alla sfera delle persone: la propria dimensione luttuosa. Secondo la prima presunta ricostruzione dei fatti, i ladri sono entrati nel sito in questione in piena notte scavalcando il muro di cinta. Dopo avere fatto incetta del prezioso materiale si sono dileguati senza lasciare traccia alcuna. Il cimitero del capoluogo dista dal centro circa un chilometro ed è posizionato in un’area a bassa densità abitativa, sulla via che conduce alla località di Priscopio. Ugo Foscolo ha scritto: «Pentimenti sul passato, noia del presente, e timor del futuro; ecco la vita. Solo la morte promette pace». Forse, un tempo, era così…
c.l.a.
Pubblicato su Calabria Ora il 5 maggio 2011, p. 33