TROPEA, ELEZIONI ANNULLATE. DECADE L’INTERO CONSIGLIO
La decisione del Tar. Si torna al voto in due seggi
TROPEA La trama perfetta per un thriller di Alfred Hitchcock. Protagonisti, giovani e vecchie leve della politica locale, professionisti e rappresentanti di varie fasce sociali della comunità. L’incipit scaturì dalle scorse elezioni comunali. In quella occasione la lista capeggiata da Adolfo Repice s’impose di appena tre voti su quella organizzata da Gaetano Vallone. E come sovente accade in simili circostanze, furono sollevate una serie di obiezioni da una parte e dall’altra, poi formalizzate nelle carte bollate. Dopo i vari adempimenti richiesti dall’iter processuale della giustizia amministrativa, a distanza di quasi un anno, implacabile, giunge il primo responso. Con provvedimento depositato nel tardo pomeriggio di ieri, presso la segreteria del Tribunale amministrativo regionale della Calabria, sede di Catanzaro, il giudice adito ha dichiarato decaduta la proclamazione degli eletti. In pratica, da oggi, la cittadina tirrenica è priva di rappresentanza politica. Il provvedimento, come di rito, è stato immediatamente comunicato all’Ufficio territoriale del governo di Vibo che si è già attivato per la nomina di un commissario (o di una commissione) che avrà il compito di esercitare la rappresentanza istituzionale con tutte le conseguenze del caso: gestione dell’attività ordinaria e preparazione di tutti gli atti inerenti alle prossime elezioni. Queste ultime, si terranno il prossimo quindici maggio. Fra i Comuni interessati alla prossima contesa amministrativa, vi rientrerà, pertanto, anche la più nota località turistica calabrese. Le motivazioni della sentenza non sono state ancora depositate, ciò potrebbe avvenire nella giornata odierna o, comunque, a breve. Tuttavia, dal dispositivo si desume l’annullamento dell’esito elettorale relativamente alle sezioni tre e quattro, quelle in cui si erano registrate le maggiori obiezioni in sede di ricorso giudiziario. E il voto, pertanto, sarà limitato solo a queste due sezioni. Al riguardo, va comunque aggiunto che altre contestazioni erano state sollevate anche circa l’esito di altre sezioni. Di certo, si tratta di un round a favore dell’opposizione, difesa dall’avvocato Giovanni Spataro del foro di Cosenza. Ma è doveroso sottolineare come il provvedimento sia comunque suscettivo di ricorso presso il Consiglio di Stato. Un esito di questo genere non era stato previsto da nessuno. Da un lato, infatti, era stato ipotizzato il rigetto del ricorso; dall’altro, l’annullamento delle elezioni o, addirittura, un ribaltamento dell’esito amministrativo. I pronostici sono stati stravolti da una decisione che pochi o nessuno avevano preventivato. Lo scenario, a questo punto, appare chiarissimo. Il sindaco Adolfo Repice, la sua giunta e l’intero consiglio sono decaduti. Il 15 maggio si voterà nelle due sezioni indicate dal Tar. Non è difficile prevedere, comunque, che la storia… indipendentemente dall’esito politico-amministrativo, è destinata ad avere un’ulteriore coda giudiziaria. Le elezioni, però, non avranno un’incidenza irrilevante, quanto meno sotto il profilo politico. Alfred Hitchcock, in uno dei suoi celeberrimi aforismi sentenziò: «C’è qualcosa di più importante della logica: l’immaginazione». Per capire il futuro politico e amministrativo della perla del Tirreno, ne serve davvero tanta…
Pubblicato su Calabria Ora l’8 aprile 2011, p. 35