ZUNGRI, L’UNITA’ D’ITALIA RIEVOCATA DAI BAMBINI
Protagonista una giovane brigata garibaldina
ZUNGRI Le celebrazioni per l’unità d’Italia, differite di due settimane a causa del maltempo, sono iniziate con il raduno, presso il cortile scolastico, degli allievi del posto. A coordinare le operazioni delle giovanissima brigata… garibaldina, le insegnanti coinvolte nell’organizzazione dell’evento. Il tempo di organizzarsi e, per le vie del paese sono sfilati gli alunni della scuola primaria e quelli dell’infanzia nella tenuta tipica dei sodali dell’eroe dei due mondi. Ad arricchire il corteo, gli sportivi della società calcistica. A intonare le marce, il complesso bandistico comunale “Giuseppe Verdi città di Zungri”. Il corteo è stato preceduto dallo sventolio di bandiere tricolori a cura del gruppo equestre zungrese e dall’omaggio reso ai caduti con una corona d’alloro deposta ai piedi del monumento. A seguire, la celebrazione della santa messa presso la chiesa parrocchiale di San Nicola cui hanno partecipato studenti e autorità locali. Durante l’omelia, il parroco don Felice La Rosa ha voluto sottolineare come «unità significhi concordia, sentimento cristiano che appartiene agli uomini buoni e giusti». Dopo la funzione religiosa, il corteo celebrativo si è mosso verso il campo sportivo, dove, l’esecuzione dell’inno nazionale e l’alzabandiera hanno registrato momenti di alta intensità emotiva. Al termine, i discorsi delle autorità. La prima a prendere la parola è stata la dirigente dell’Istituto comprensivo di Zungri, Rosa Rizzo, la quale ha ripercorso l’iter storico che precedette e seguì il processo sull’unità d’Italia ed ha sottolineato come: «L’unificazione sia costata ai nostri giovani tanto sangue e tanto impegno». La dirigente ha poi evidenziato l’apporto della pubblica istruzione nel percorso di radicazione dell’identità nazionale, soffermandosi, in particolare, sugli effetti positivi della legge Casati prima e della legge Coppino poi. E’ stata poi la volta del sindaco Francesco Galati, il quale, dopo i ringraziamenti di rito ha esaltato «i valori di un patriottismo senza nazionalismi, ancorato alla democrazia. Oggi, -ha concluso- l’obiettivo è il rafforzamento e la difesa della libertà, principio cardine delle battaglie risorgimentali e ispiratore della Costituzione italiana». Tante le poesie e i canti patriottici intonati dai giovani scolari zungresi, veri mattatori e protagonisti della giornata, fra cui: “La spigolatrice di Sapri”, “Addio mia bella addio” e “Camicia rossa garibaldina”. Presente alla manifestazione la quasi totalità della cittadinanza, molti amministratori comunali e il comandante della locale stazione Dario Randazzo. Soggetti organizzatori: l’amministrazione comunale, l’istituto comprensivo, la parrocchia San Nicola, l’associazione sportiva Ssd Zungrese, la Pro loco e l’associazione bandistica “Giuseppe Verdi, città di Zungri”. Un esempio di azione congiunta, all’insegna di un patriottismo partecipato, finalizzato alla costruzione di un humus civile dotato di significativa pregnanza culturale. Di particolare importanza, il coinvolgimento delle scolaresche. Vincenzo Cuoco patriota molisano di nascita e napoletano d’adozione, infatti, riponeva le sue speranze patriottiche nell’istruzione. Fu proprio per questo motivo che nel 1803 fondò un quotidiano, “Il giornale italiano”, con l’obiettivo di contribuire a creare uno spirito nazionale e a educare gli italiani ai valori dell’unità e dell’indipendenza. Gli italiani, secondo l’intellettuale, dovevano celebrare la passata grandezza «studiare il loro Paese e smettere di pensare che tutto ciò che era di provenienza straniera fosse sempre migliore. E lo Stato doveva farsi carico dell’istruzione pubblica e puntare a formare cittadini responsabili: occorreva trasformare i lazzaroni in italiani». Nella scorsa domenica, gli auspici del combattente idealista del Risorgimento hanno trovato un concreto e soddisfacente riscontro.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 31 marzo 2011, p. 34