E “LA FARFALLA” DIVENTA REALTÀ
Zambrone, inaugurato il centro di aggregazione per minori e disabili
ZAMBRONE Il divenire quotidiano riserva contestuali momenti di tristezza e letizia, di allegria e malinconia. Gli abitanti del piccolo centro marino, lo scorso venerdì hanno vissuto, intensamente, queste antitetiche sensazioni. Il primo pomeriggio si era aperto col funerale dell’anziana preside Rosalia Pisani. Un lutto che ha colpito la comunità locale privata di una sua alta e nobile espressione culturale. La preside, infatti, era stata simbolo e riferimento importante per intere generazioni di scolari. La seconda parte della giornata, invece, è stata caratterizzata dall’inaugurazione di un centro d’aggregazione per minori e disabili, denominato “La farfalla”. Teatro dell’evento, una struttura adibita in passato ad asilo nido prima e a scuola dell’infanzia poi e realizzata dopo la metà degli anni Ottanta. Molti gli allievi accompagnati dai genitori e da una nutrita rappresentanza di docenti, provenienti dal capoluogo tirrenico e dalle sue frazioni e dagli altri centri coinvolti. Innumerevoli le autorità civili, religiose e militari presenti all’evento. Fra le tante, i sindaci dei comuni interessati al progetto, il tenente dei carabinieri in servizio a Tropea, Francesco De Pinto, il comandante della caserma di Zungri Dario Randazzo e il capitano Luigi Palmieri della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, il parroco di Zaccanopoli don Francesco Sicari e quello di Daffinacello don Nicola Berardi, il sindaco di Zungri Francesco Galati. Presenti i sei operatori che verranno impiegati nel progetto: Nicola Di Gesu, Marina Grillo, Nicolina Mazzeo, Paola Mazzeo, Stefania Rombolà e Anna Maria Saturno. Il centro sociale, recita la nota introduttiva al progetto «nasce con l’obiettivo di dare una molteplice risposta alle esigenze sociali, di offrire ai bambini, adolescenti e alle persone con disabilità, un luogo dove incontrarsi e realizzare nel tempo libero una serie di iniziative che possano arricchire tanto l’individuo, quanto la comunità». Zambrone, pertanto, sarà il comune capo-fila del distretto numero tre che include anche le comunità di Briatico, Tropea, Zaccanopoli e Parghelia. A fare gli onori di casa, nella celebrazione d’inaugurazione, il sindaco Pasquale Landro, il quale dopo i ringraziamenti di protocollo, ha ricordato la figura della preside scomparsa ed ha sottolineato come «l’amministrazione sia sempre stata in prima linea nelle politiche di aggregazione sociale e in quelle di promozione delle attività didattiche». A seguire, il discorso del prefetto Luisa Latella: «L’occasione -ha affermato- rappresenta un momento di crescita per i giovani e, quindi, va salutata positivamente. Occorre continuare sulla strada dell’impegno civile per dare una speranza, anche in termini di emancipazione lavorativa, alle future generazioni». Breve intervento dell’assessore provinciale Pasquale Fera, che ha parlato di «iniziativa lodevole, in quanto capace di incidere nel percorso di formazione dei piccoli allievi delle scuole interessate». A seguire, il saluto di Vincenzo Pizzuto sindaco di Filandari, comune capofila del progetto “La farfalla” e di quello dell’operatrice Paola Mazzeo. Quintina Vecchio, vicesindaco di Zambrone con delega alle Politiche sociali, si è soffermata sui contenuti del progetto, evidenziando come essi rispondano «alle molteplici forme espressive tipiche dell’essere umano». Il sindaco di Tropea, Adolfo Repice, poi, ha ricordato come la sua esperienza professionale «sia partita proprio da Zambrone. L’evento, pertanto, mi induce a ricordare i grandi sindaci che ho incontrato in questo comune negli anni ’70 e ’80». A seguire, la benedizione del parroco del posto, don Luigi Scordamaglia, il rituale taglio del nastro e la piantumazione di un albero di limoni nello spazio circostante l’edificio scolastico. Nel corso della manifestazione, gli studenti della scuola secondaria di primo grado di Zambrone, diretti dai maestri Francesco Acampora, Antonio Baccaglini, Mercurio Corrao e Assunta Gigantino, hanno intonato l’inno nazionale e altre composizioni classiche. A proposito dell’iniziativa in questione, ritorna in mente l’aforisma di Michel de Montaigne: «I giochi dei bambini non sono giochi, bisogna considerarli come le loro azioni più serie».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 27 marzo 2011, p. 33