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ZUNGRI, L’AGRICOLTURA QUASI COMPROMESSA
ZUNGRI Il ridente paese collinare sito a un tiro di schioppo dall’area marinara zambronese e a pochi chilometri da Monte Poro, è stato coinvolto nella spirale di danneggiamenti che ha investito buona parte del comprensorio. Il comune di Zungri aveva già subito nocumento dalle piogge dei passati 18-19 ottobre, specie al sistema viario interno. La martellante acqua dello scorso uno marzo ha nuovamente causato pregiudizi sia alle strade comunali, sia a quelle interpoderali, sia ad alcuni tratti di quella comunale, sia a un settore cruciale dell’economia del paese: l’agricoltura. I primi disagi si sono verificati sulle due principali arterie provinciali. La prima che collega Zungri a Zambrone e la seconda, Zungri con Vibo. In entrambi i casi si sono riversati sulle strade massi e detriti che hanno comportato seri impedimenti alla normale circolazione. Ad ovviare a tali inconvenienti, la solerte azione di rimozione effettuata a cura dell’amministrazione comunale. I danni maggiori, però, riguardano le arterie viarie interne: comunali e interpoderali. Ad essere particolarmente esposte le strade di ben cinque località periferiche: “Santa Chiara”, “Nicopoli”, “Provazi”, “Cerna” e “Ciappetta”. La strada interpoderale di “Conici” e l’accesso al vecchio centro abitato di Papaglionti, sono state chiuse al traffico. Con riferimento all’area di “Ciappetta”, inoltre, va sottolineato che gli smottamenti hanno comportato una parziale rimozione delle infrastrutture poste a tutela circa la funzionalità del relativo gasdotto. Circostanza già segnalata alle preposte autorità dagli amministratori e dai tecnici comunali zungresi. Il responsabile dell’Ufficio tecnico Piero Pascuzzi ha dichiarato: «L’amministrazione, compatibilmente con le risorse disponibili, ha operato con sollecitudine per rimuovere i disagi più immediati; la situazione, però, presenta innumerevoli problemi per i quali occorrerà, a breve, valutare in che termini agire». Per quanto concerne i danni all’agricoltura, infine, si rileva, che il maltempo ha spazzato via alcuni secolari uliveti. Ad essere state particolarmente esposte alla furia distruttrice della copiosa pioggia, anche le colture di granturco e cipolla. Una vera e propria tegola per molte famiglie che integrano il proprio reddito (spesso modesto) con i proventi o con i frutti della campagna. Il sindaco, Francesco Galati, con riferimento a quanto accaduto lo scorso martedì ha affermato: «Allo stato, la fase dell’emergenza risulterebbe superata; non così, i problemi che investono alcuni punti del territorio. Per farvi fronte sarà necessario agire di concerto con gli altri enti e le preposte istituzioni. Servono adeguati finanziamenti -ha concluso- senza i quali difficilmente si potranno arginare simili inconvenienti e fare fronte ai pregiudizi patiti».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 4 marzo 2011, p. 35