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LA SITUAZIONE E’ CRITICA ANCHE A ZACCANOPOLI. L’APPELLO DEL SINDACO
ZACCANOPOLI - «Pioggia battente, pericolo costante». Non si tratta di una ninna nanna, in rima baciata, creata per acquietare gli spiriti irrequieti dei piccini. Ma del reale pensiero che ha attraversato la mente di quanti, lo scorso uno marzo, hanno visto scendere una pioggia copiosa che a tratti è apparsa interminabile. Risultato: il gravissimo danneggiamento di varie strutture e infrastrutture. La situazione è apparsa subito critica. Tant’è che il primo cittadino, Pasquale Caparra, ha rinviato ogni impegno di natura professionale per monitorare, passo dopo passo, la situazione relativa al proprio territorio. I danni sono stati subito individuati e, nei limiti del possibile, arginati. Le autorità governative e gli enti sovra ordinati, immediatamente allertati. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una parte significativa della rete fognaria risulta seriamente danneggiata. Anzi, a volere essere realisti, occorre precisare che parte di essa non esiste più! Chiunque si rechi sul posto ha la sensazione di trovarsi innanzi uno spettacolo degno di una sceneggiatura da film. E qui non sono necessari effetti speciali per rimanere sbalorditi. La circostanza che induce maggiormente alla riflessione, la seguente: è tutto vero. Uno spettacolo tutt’altro che confortante. Il sindaco, Pasquale Caparra, a tale riguardo, ha dichiarato: «Nell’immediatezza ho cercato di capire cosa fosse meglio e più opportuno fare per risolvere il problema. La reale condizione dei luoghi e di un’infrastruttura così importante come la fogna, richiede, però, soluzioni coerenti che andranno vagliate con attenzione capillare». La questione-fogna era già emersa dopo il nubifragio dello scorso ottobre e, l’amministrazione si era già adoperata per risolvere la vicenda. Ma la problematica, per l’entità dell’investimento richiesto e per la scelta tecnica da adottare richiede tempi medi e risorse difficilmente reperibili in un batter d’occhio. Nelle more, la compagine amministrativa ha già avviato, con sollecitudine e dinamismo, tutti i canali possibili per giungere a una definitiva soluzione della problematica che investe il piccolo comune sito alle pendici del Poro. Un tempo l’eterno giovanotto della canzone nazionale, Gianni Morandi, cantava: “Scende la pioggia/ ma che fa/ crolla il mondo addosso a me//”. Nella circostanza, però, non s’intravede nessun romanticismo e a crollare è solo la rete fognaria! Per ora. L’auspicio generalizzato presso la comunità zaccanopolese è che la parola «sinergia» assuma connotati concreti e sia un punto di partenza per la definitiva risoluzione del disagio in argomento.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 4 marzo 2011, p. 35