promozione turistica
NATURA, TRADIZIONI E CULTURA. ZAMBRONE E TROPEA ALLA BIT
ZAMBRONE I dati dell’Istat sul calo dei viaggi e, in generale, sulla crisi del turismo sono impietosi. Ma molte realtà fondano la loro economia proprio su questo specifico settore. D’obbligo, pertanto, armarsi di una buona dose di ottimismo e guardare alla prossima stagione estiva con rinnovata fiducia e spirito propositivo. Se poi all’ottimismo si coniuga anche qualche iniziativa, ancora meglio. Proprio sulla scia di tale filosofia, i comuni di Tropea e Zambrone hanno allestito, congiuntamente, un loro spazio all’interno della Borsa Internazionale del Turismo che si è svolta presso la fiera di Milano nella scorsa settimana. La partecipazione alla Bit è stata fortemente voluta dai due rispettivi sindaci, Adolfo Repice e Pasquale Landro che hanno così veicolato tramite la vetrina più importante, immagini e proposte legate all’offerta turistica locale. Il materiale pubblicitario presente nell’apposito stand ha incluso sia brochure che poster. In particolare, la guida realizzata ad hoc, denominata “Città di Zambrone” e pubblicata da “Romano arti grafiche” di Tropea, è arricchita da fotografie suggestive, che hanno immortalato gli angoli più incantevoli del territorio. A tal fine, risulta significativo l’incipit di tale guida che riprende i versi di uno storico attratto dalla natura dei posti: «Un paesaggio idilliaco, un ambiente ideale di tranquillità e serenità». Di seguito, nella stessa rivista, la descrizione del territorio: «Adagiato su una collina, come da uno spalto domina il mare. Il suo territorio si presenta come un susseguirsi di superfici sub pianeggianti dislocate ad altezze diverse, separate da ripide scarpate, a guisa di una gigantesca gradinata che dal mare sale verso i rilievi collinari ospitando Madama, Zambrone centro e le frazioni di Daffinà, Daffinacello e San Giovanni. Un mare di ineguagliabile bellezza, con le sue acque limpide, cristalline, ricco di tesori gelosamente custoditi nel fondale dei suoi abissi dove abbonda una straordinaria vegetazione marina ed un’eccezionale varietà di pesci, mentre forme bizzarre della scogliera evocano al turista le leggendarie isole itacesi, così chiamate in ricordo della patria di Ulisse, che secondo gli scritti di Plinio e Solino sorgevano esattamente tra lo “Scoglio della Galea” e “Punta Zambrone”». Le potenzialità per un rilancio del settore ci sono tutte ed un passo in direzione del cosiddetto “Turismo relazionale” è stato compiuto. Un sistema, quest’ultimo, da cui non si può più prescindere e che si basa sulla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, sulla loro diretta partecipazione ai processi di creazione dell’offerta turistica e sulle relazioni personali tra ospiti e comunità locale.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 23 febbraio 2011, p. 36