la mostra
ZUNGRI, ARTE E FEDE DI TONINO GAUDIOSO
ZUNGRI Si è chiusa giorno dell’Epifania la prima mostra dai contenuti religiosi organizzata dal giovane scultore del posto Tonino Gaudioso. Per tutto lo scorso periodo natalizio, gli zungresi hanno potuto così ammirare le opere dell’artista locale. Diplomatosi all’Istituto d’arte di Vibo Valentia, Tonino Gaudioso si è poi iscritto all’Accademia delle Belle Arti di Brera dove ha frequentato i corsi di Vito Bucciarelli famoso per i suoi lavori dal contenuto fortemente innovativo. Per molti anni la sua guida artistica è stata quella di Michele Zappino, docente presso la medesima Galleria e anche lui zungrese doc. Si è diplomato nel 2008, dopo avere acquisito la tecnica del cesello, formatura e fusione a cera persa. Continua la sua attività a Milano, ma nel suo paese d’origine ci ritorna di frequente. Le opere esposte sono state quattordici, tra cui, otto sculture raffiguranti: il battesimo di Cristo, due crocifissi, San Francesco di Paola, San Bernardino di Siena, San Domenico, San Francesco d’Assisi e il Cristo Redentore. Due i bassorilievi dedicati alla Santissima Madonna della Neve, un altro bassorilievo dedicato alla Natività. Un quadro dedicato anch’esso alla Natività e due prove d’autore ispirate dalla Cappella Sistina di Michelangelo. L’iniziativa si è svolta nel salone parrocchiale della chiesa dedicata a San Nicola, in virtù della positiva collaborazione del parroco, don Felice La Rosa. Molti i visitatori che hanno potuto ammirare le opere dello scultore zungrese. A tale riguardo va sottolineato come le sue creazioni artistiche sono segnate da un rigore esecutivo che denota potenzialità significative. L’equilibrio raffinato è il segno più tangibile di un artista che punta su esecuzioni capaci di coniugare alla perfezione tracce classiche e moderne. Albert Einstein ha scritto: «L’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice». Un aforisma quanto mai calzante alle opere di Tonino Gaudioso e da cui si può desumere come la sua caratura artistica contenga in nuce una cifra ragguardevole.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 9 gennaio 2011, p. 32