UN TESORO DA RIPORTARE ALLA LUCE
Necropoli di San Giovanni, via agli scavi coordinati dalla sovrintendente
ZAMBRONE Durante un ordinario scavo eseguito alla fine di agosto da un privato cittadino, signor Antonio Tripodi, in un suo lotto ubicato alla via Salvatore Quasimodo della frazione San Giovanni, furono trovati alcuni scheletri e frammenti di antichi manufatti. Effettuati i primi rilievi sommari, la responsabile della Sovrintendenza per i beni archeologici, dottoressa Maria Teresa Iannelli giunse alla conclusione che in loco potrebbero insistere i resti di un’antica necropoli. Nell’immediatezza della scoperta, infatti, ebbe a dichiarare: «Il sito, effettivamente, potrebbe racchiudere una necropoli romana. I pochi elementi raccolti e l’ordine con cui sono stati rinvenuti gli scheletri, potrebbero indurre ad affermare una simile eventualità». La cautela è d’obbligo, ma la scoperta potrebbe essere di rilievo sia per la storia del sito che per l’area circostante. Nell’immediatezza, il parroco del posto, don Pasquale Sposaro, sottolineò la necessità di approfondire l’indagine storico-archeologica prima di trarre le dovute conclusioni. Il sindaco Pasquale Landro, da parte sua, s’impegnò formalmente, ad effettuare quanto di competenza dell’amministrazione comunale. A distanza di poche settimane dalla scoperta, l’impegno risulta onorato. Definiti i molteplici adempimenti burocratici, ieri sono iniziati gli scavi sul lotto di che trattasi. Impossibile stabilirne la durata, che dipenderà soprattutto dalla variabile climatica. Il gruppo universitario che se ne occupa é particolarmente assortito ed esprime importanti professionalità. Sono dodici gli studenti e i dottorandi coinvolti nell’iniziativa, provenienti, quasi tutti, da vari comuni calabresi. Una parte del gruppo sarà impegnata ad eseguire le operazioni di scavo, coadiuvata anche da alcune prestatrici d’opera messe a disposizione dal Comune. L’altra parte, invece, si occuperà di un’indagine storica e archeologica sul territorio di riferimento. Gli operatori saranno ospitati dall’amministrazione comunale che provvederà al loro vitto e alloggio. Due i cattedratici coinvolti: il professore Francesco Cuteri docente di Archeologia medievale all’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e il professore Antonio Battista Sangineto docente di Metodologia della ricerca archeologica presso l’Università della Calabria di Cosenza. A dirigere e coordinare le operazioni, l’esperta ed energica sovrintendente Maria Teresa Iannelli che nell’immediatezza si è recata sul posto per verificare la scoperta e che già domani potrebbe effettuare un altro sopralluogo. Benedetto Croce ha scritto: «La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell’anima umana è la storia del mondo».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 16 novembre 2010, p. 34