ZAMBRONE, I DEHONIANI LASCIANO
Affidata al diocesano don Luigi Scordamaglia la guida della parrocchia
ZAMBRONE Nel 1878 a Sant Quintino (Francia) padre Leone Giovanni Dehon fondava la Congregazione del Sacro Cuore di Gesù. Missione dell’Istituto: la diffusione dell’amore riparatore al Cristo nell’icona del suo costato aperto e del suo Cuore trafitto. Un’immagine ben nota nelle realtà rurali del Sud Italia, amata e venerata come poche altre. Don Giuseppe Purita aveva svolto il sacerdozio nella chiesa parrocchiale consacrata a San Carlo Borromeo dal 1935 al 1981. Allo storico parroco del posto era subentrato don Saverio Di Bella che svolse la sua attività pastorale per tre anni. Nel 1985 la svolta! La cura della parrocchia venne assegnata ai padri dehoniani, che avevano istituito la loro sede a Sant’Irene di Briatico. Toccò, per primo, a padre Rocco Nigro. Un giovanotto alto, rossiccio, con un accento nord calabrese. La sua realtà di provenienza, infatti, era Roseto Capo Spulico, ridente cittadina costiera dell’alto Tirreno, provincia di Cosenza. Padre Rocco Nigro avviò un’opera di aggregazione sociale senza precedenti. In un contesto sociale e culturale di profondi cambiamenti, il religioso riuscì a mantenere compatta la comunità. La fede nel Risorto trovò con lui nuovi canali di comunicazione. La guida spirituale degli zambronesi riuscì a colloquiare con tutte le fasce d’età. Incitò i giovani a scoprire la bellezza della Verità. Predicò la pace fra gli adulti. Diede conforto agli anziani e agli ammalati. Proprio per questa ragione, la sua figura ha lasciato nel cuore degli abitanti di Zambrone un segno profondo e positivo. L’amore che seppe donare a tutti, indistintamente, fu davvero immenso. E questo, gli zambronesi, lo percepirono fino in fondo. Insomma, quando padre Rocco si congedò (1990), l’elemento spirituale risultò essere uno dei pilastri fondanti la comunità stessa. Padre Rocco Nigro ha poi dedicato tutta la sua vita (e lo fa tuttora) ad alleviare le sofferenze e all’evangelizzazione degli abitanti del Madagascar. Di tanto in tanto ritorna nella “sua” Zambrone. Ed è sempre festa, per tutti! Dopo di lui, la parrocchia venne affidata a padre Antonio Carpellese dal 1991 al 1992; guida spirituale autorevole e rigorosa. Al dehoniano subentrò don Saverio Di Bella, volto già conosciuto e apprezzato dagli zambronesi che rimase a Zambrone fino al 1994. Dal 1994 al 1999 toccò a padre Trifone Labellarte. Un religioso che dialogò con la comunità di Zambrone come pochi altri. Spontaneo e riflessivo allo stesso tempo, seppe penetrare nell’humus culturale della gente del posto in profondità. Dialogo, dolcezza, disponibilità, sono state le sue più importanti virtù. In una società composta prevalentemente da anziani, non ha mai smesso di spronare i giovani verso la conquista di un’autentica dimensione cristiana. Tra le sue più frequenti citazioni, quella di padre Leone Dehon: «Il giovane è la più bella creatura di Dio, la speranza dell’avvenire». Dal 2000 al 2001 la guida spirituale degli zambronesi fu padre Ciro Moschetta, religioso sensibile e dotato di un bagaglio teologico di altissimo spessore. Padre Ciro fu amatissimo dai ragazzi, ammaliati dalla sua affabilità e da un’oratoria, ricca e diretta, fondata su contenuti di nobile lignaggio culturale. In tutti quelli che lo hanno frequentato ha lasciato un ricordo particolare, un insegnamento importante, un arricchimento della sfera religiosa. Dal 2001 al 2002 toccò a padre Stefano Sardine che puntò il suo breve sacerdozio su una fede vissuta con semplicità. Dal 2002 al 2009, la parrocchia venne retta da padre Giuseppe Massara. Originario della limitrofa Zungri, mise al servizio della comunità la sua esperienza. Interpretò la guida del suo gregge con sicurezza e passione. Nel 2009 padre Trifone Labellarte riprese le redini della parrocchia. A breve, si chiuderà la lunga, importante e nobile storia dei Dehoniani a Zambrone. Un’eredità ricca di fede e di cultura, di amicizia e solidarietà. La parrocchia verrà affidata, infatti, a don Luigi Scordamaglia, originario della vicina Potenzoni di Briatico e giovane sacerdote diocesano. La presa di possesso verrà formalizzata il prossimo 5 settembre.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 29 agosto 2010, p. 39