«SPERICOLATO TRASFORMISMO»
Tropea, Macrì punta il dito contro le ultime dichiarazioni del sindaco
TROPEA Giovanni Macrì consigliere provinciale di minoranza e componente della direzione regionale del Pdl non ci sta. E in un articolato comunicato stampa esprime, con una punta di sarcasmo, le ultime posizioni politiche esternate da Adolfo Repice, primo cittadino di Tropea. L’incipit del comunicato non lascia molto spazio alla fantasia, circa i sentimenti del giovane politico tropeano: «Prendiamo atto dei preparativi per il triplo salto della quaglia che il sindaco Repice si appresta ad effettuare dopo appena venti anni di militanza nel centro sinistra. Le esternazioni di Repice sembrano celebrare il trasversalismo nell’interesse superiore della patria, sono al riguardo molto eloquenti. L’illuminazione mediata dall’incontro con il presidente Scopelliti che, col suo indiscusso carisma, ha letteralmente folgorato il nostro sulla via di Damasco tanto da portarlo ad affermare per la prima volta e per la buona pace del Pd: “se avessi votato in Calabria alle ultime regionali avrei scelto Peppe”. Evidentemente, grazie al nostro Governatore, il sindaco di Tropea si è reso conto del fallimento del progetto politico del Pd e dell’inadeguatezza della sua classe dirigente». Macrì, poi, prefigura nuovi scenari politici, senza mai rinunciare al paradosso come strumento di valutazione politica e aggiunge: «Certamente questo velato annuncio di transito verso i presunti comodi lidi del centro destra (ancora non è dato sapere se verso il Pdl o formazioni minori) avrà delle chiare implicazioni di ordine politico che andranno a riflettersi, in primo luogo, sugli equilibri e sulle strategie locali. E’ impensabile, infatti, che il Pd tropeano e quello provinciale, che hanno fortemente voluto e sostenuto la candidatura di Repice, De Nisi in testa, restino inerti di fronte a una tale spericolata operazione di trasformismo anche perché, verosimilmente, la stessa è foriera di altre folgorazioni. Le defezioni durante l’ultimo consiglio provinciale potrebbero essere un primo, importante campanello d’allarme». L’esponente di punta del Pdl di Tropea, sottolinea, comunque, che sebbene sia legittimo ogni cambio di idee, non sarebbe però accettabile che lo stesso soggetto, «tesserato Pd, militi in tale partito nel Piemonte, strizzi l’occhio al centro destra per quanto riguarda la Regione Calabria e si dichiari ancora del Pd per quanto attiene la Provincia di Vibo Valentia. Chissà, poi, cosa sarebbe capace di inventarsi a livello nazionale in una tutt’altro che improbabile competizione che veda contendenti Berlusconi e Chiamparino». Chiara la conclusione del giovane professionista di Tropea: «Per quanto ci riguarda attendiamo fiduciosi il risultato della verifica elettorale in corso, quindi concerteremo le nuove strategie che terranno ovviamente conto del mutato quadro politico prendendo atto della conversione politica del dottor Adolfo Repice, ma avendo sempre bene a mente quel che la storia insegna. Al Partito Democratico le nostre più vive condoglianze per la non del tutto inaspettata ed improvvisa, grave perdita. Una addio o forse un semplice arrivederci al prossimo mutar di vento!».
Pubblicato su Calabria Ora il 26 agosto 2010, p. 43