la manifestazione
IL FASCINO DELLE RADICI CALABRESI AL TAMBURELLO FESTIVAL
Musica, danze e gastronomia al grande appuntamento artistico di stasera a Zambrone
ZAMBRONE Questa sera Zambrone darà il via alla serata conclusiva del Tamburello festival, l’evento di punta fra quelli organizzati dall’associazione Aramoni e che è ormai giunto alla sua settima edizione. Dopo aver aperto letteralmente le danze con il Laboratorio di danze tradizionali calabresi e aver stuzzicato la fantasia dei bagnanti con il concerto nella spiaggia, sulla sabbia candida di Zambrone, si conclude l’esperienza del Tamburello festival con una serata all’insegna del divertimento e dell’esperienza estatica della gastronomia, della musica, delle danze e dell’artigianato Calabrese. Per le vie del paese si snoderà la “Galleria d’arti…e mille sapori!”, l’esposizione di artigianato, prodotti tipici e artistici della provincia, che vanterà la presenza del maestro zampognaro Pasquale Lorenzo, da Parghelia, che esporrà pipite e zampogne di produzione artigianale, nel “Laboratorio degli strumenti musicali tradizionali calabresi”. Il maestro rappresenta il fiore all’occhiello dell’esposizione organizzata dal sodalizio zambronese, con cui ha instaurato un profondo feeling fondato sulla comune passione per la musica etnica-popolare. Intanto la “Sagra Aramonese” offrirà assaggi e stuzzichini della migliore qualità: “fileja”, “cururicchie”, salsiccia, soppressata, pecorino del Poro, porchetta locale e ancora dolci, “pitte pie”, “nacatule”, cannoli e torte, e vino rosso e di zibibbo. Alle 20:30 si esibiranno i Giganti, Mata e Grifone, nella loro danza di corteggiamento. Alle 21:30 inizieranno i concerti: i Totarella, con la pipita o “totarella” e la zampogna a chiave, i Marasà che fanno della contaminazione fra antico e nuovo la loro arma vincente e, a mezzanotte, l’Associazione Zampognari di Cardeto, “sonaturi” fedeli alla tradizione che offriranno agli spettatori l’occasione di un viaggio nel tempo del mondo musicale antico e magico dell’Aspromonte meridionale. Conclusione col botto, con la “cameiuzza i focu”, il fantoccio di cartapesta cui sarà dato ritualmente fuoco per illuminare una volta di più la notte zambronese. In un’occasione particolare di condivisione della storia e della tradizione calabrese com’è il Tamburello festival, la scelta è caduta su uno strumento particolarmente rappresentativo, che ha attraversato a suon di musica tutta la storia della regione: la zampogna, alla quale sarà dedicato gran parte dell’evento. «La zampogna -scrive a questo proposito Salvatore L’Andolina, presidente onorario dell’associazione Aramoni-, era ed è un po’ il simbolo dello “spasso”, ossia del divertimento come passeggiata della mente, come distrazione dalla brutalità del lavoro e dagli obblighi da adempiere». L’associazione Aramoni ha indetto un piccolo concorso per far scegliere ai membri del gruppo di Facebook dedicato all’evento il titolo della festa, “Su le zampogne!”, mostrandosi aperta non solo alle nuove risorse comunicative, ma anche a tendenze democratizzanti che hanno il solo scopo di creare un’occasione d’incontro, comunicazione, apprendimento ed esplorazione di quanto di meglio la Calabria ha da offrire. Non manca, oltretutto, l’attenzione verso i turisti stranieri, per il quali l’associazione ha predisposto, nella brochure dell’evento, uno spazio in inglese, per permettere a tutti, indistintamente, di godere dell’esperienza pienamente.
Eleonora Lorenzo
Pubblicato su Calabria Ora il 18 agosto 2010, p. 43