ASSOCIAZIONE ZAMPOGNARI DI CARDETO
La denominazione dialettale dell’abitante di Cardeto era Cardolu che un tempo veniva usata come epiteto offensivo. L’espressione: «Guardati! Arriva u cardolu» rendeva l’idea della diffidenza verso coloro che provenivano da tale realtà rurale. Oggi il Cardolo è riconosciuto come il custode delle ricchezze musicali calabre non commerciabili. D’altronde, i suoi progetti sono sempre stati l’antitesi di quelli del cittadino, tant’è che quest’ultimo usava dire: «Si cardolu è, bonu non è» (se proviene da Cardeto, non è una persona a modo). Nel tempo, però, Cardeto, posizionato nell’estremo sud della Calabria, è diventato un riferimento solido delle autentiche sonorità calabresi, preservate dai suoi musicisti con sapienza, vigore e passione. I componenti dell’associazione Zampognari di Cardeto, magistralmente organizzata da Sebastiano Battaglia, si riuniscono una volta alla settimana per ballare le tarantelle secondo i canoni antichi, anche per rimanere il più vicino possibile alla cultura degli albori. L’irresistibile vis attrattiva delle esibizioni degli zampognari di Cardeto è data dalla loro cristallina purezza. I sonaturi (suonatori) infatti, suonano senza mai contaminare la tradizione.